9 gennaio = Gesù, vite vera – «Rimanete in me ed io in voi».
• O dolce e soave innesto! Tu somma dolcezza ti sei degnato di unirti con la nostra amaritudine… tu infinito con noi finiti… E bastava alla tua carità di aver fatto con la creatura questa unione? No; e perciò tu, Verbo eterno, innaffiasti questo albero col sangue tuo.
Questo sangue per il suo calore lo fa germinare, se l’uomo col libero arbitrio innesta sé in te, e a te unisce e lega il cuore e l’affetto suo, legando e fasciando questo innesto con la fascia della carità e seguitando la dottrina tua… Poiché ci dobbiamo conformare a te, Cristo, e innestare in te per la via delle pene, della croce e dei santi desideri. Sì che per te, Vita, produciamo frutti di vita… E così si vede che tu creasti noi senza noi, ma tu non ci vuoi salvare senza di noi. Quando noi siamo innestati in te, allora i rami che tu hai dato all’albero nostro danno i frutti loro. – (S. Caterina da Siena, Preghiere ed Elevazioni p 111‑2)
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• O Dio, è gloria presso di te quella in cui vieni glorificato tu, non l’uomo… poiché sei tu che gli concedi di operare bene…
Ciò che ti glorifica, Padre, è che produciamo molto frutto e diventiamo discepoli di Cristo. Ma chi ci fa suoi discepoli? Sei tu, che ci hai prevenuti con la tua misericordia, infatti siamo tua fattura, creati in Cristo Gesù per compiere le opere buone.
O Gesù, tu dici: Come il Padre ha amato me, anch’io ho amato voi; rimanete nel mio amore. Ecco l’origine di tutte le nostre opere buone. Da dove potrebbero venire, infatti, se non dalla fede che opera per mezzo della carità? E come potremmo noi amare se prima non fossimo amati?…
Dicendo: come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi, è appunto come Mediatore che tu ti presenti, o Gesù. Il Padre infatti ama anche noi, ma ci ama in te, poiché in questo è glorificato il Padre: che noi portiamo frutto nella vite, cioè in te suo Figlio, e che diventiamo tuoi discepoli. – (S. Agostino, In lo 82, 1‑2).
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da “Intimità divina”
Roma 1992