13 marzo – Quar.21 – Umili e fiduciosi.
O Signore, non c’è confusione per quanti confidano in te (Dn 3, 40).
• Signore, non abbandonarmi per sempre, a causa del tuo nome, e non rescindere la tua alleanza. Non allontanare la tua misericordia da noi… Sì, o Signore, siamo divenuti piccoli di fronte a tutte le genti; siamo umiliati in tutta la terra oggi per i nostri peccati… Ma, per il nostro animo contrito e per l’umiliazione del nostro spirito, potessimo ancora esserti accetti! …
Accetto sia il nostro sacrificio oggi davanti a te, sì che noi compiamo tutti i nostri doveri verso di te, perché non c’è confusione per quanti confidano in te.
Ora ti seguiamo con tutto il cuore e ti temiamo; ricerchiamo il tuo volto, perché tu non ci copra di vergogna; trattaci piuttosto secondo la tua clemenza e secondo l’abbondanza della tua misericordia.
(Daniele 3, 34‑42).
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• Gesù, ti ripeto piena di fiducia l’umile preghiera del pubblicano; ma soprattutto voglio imitare la condotta della Maddalena. La sua audacia stupefacente, o piuttosto amorosa, che incanta il tuo Cuore e seduce il mio. Sì, lo sento, anche se avessi sulla coscienza tutti i peccati che si possono commettere, verrei, col cuore spezzato dal pentimento, a gettarmi fra le tue braccia, perché so quanto tu ami il figliol prodigo che ritorna a te. Non perché tu, nella tua immensa misericordia preveniente, hai preservato la mia anima dal peccato mortale, io m’innalzo a te con la fiducia e con l’amore!
(S. Teresa di Gesù, Scritto Autobiografico C 339).
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da “Intimità divina”
Roma 1992