Preghiere 43

12 febbraio = Pregare per essere perdonati.
« Beato colui al quale è stata perdonata la colpa, coperto il peccato “ (Sl 32, 1).
PREGHIERA PER I LEBBROSI

• Beato colui al quale è stata perdonata la colpa, coperto il peccato. Beato colui al quale tu, o Signore, non imputi alcuna iniquità e nel cui spirito non c’è inganno… Ti ho manifestato il mio peccato, non ho occultato la mia iniquità. Ho detto: confesserò le mie colpe al Signore. E tu hai perdonato l’offesa del mio peccato.
(Salmo 32, 1‑2.5)

 _____________________

• Benefattore di tutti coloro che si rivolgono a te, luce di chi è nelle tenebre, principio creatore di ogni seme, giardiniere di ogni crescita spirituale, abbi pietà di me, Signore, e fa’ di me un tempio senza macchia.
Non considerare i miei peccati: se guardi alle mie colpe non potrò sostenere la tua presenza; ma con la tua immensa misericordia e con la tua compassione infinita cancella le mie macchie per il Signore nostro Gesù Cristo, tuo unico Figliolo, santissimo, medico delle anime nostre.
(Preghiere dei primi cristiani 89)
_______________
da “Intimità divina”
Roma 1992

Preghiera per i lebbrosi
di Raoul Follereau

Signore, insegnaci a non amare noi stessi, a non amare soltanto i nostri, a non amare soltanto quelli che amiamo. Insegnaci a pensare agli altri, ad amare quelli che nessuno ama.
Signore, facci soffrire della sofferenza altrui.
Facci la grazia di capire che ad ogni istante, mentre noi viviamo una vita troppo felice, protetta da Te, ci sono milioni di esseri umani, che sono pure tuoi figli e nostri fratelli, che muoiono di fame senza aver meritato di morire di fame, che muoiono di freddo senza aver meritato di morire di freddo.
Signore, abbi pietà di tutti i poveri del mondo Abbi pietà dei lebbrosi, ai quali Tu così spesso hai sorriso quand’eri su questa terra; pietà dei milioni di lebbrosi, che tendono verso la tua misericordia le mani senza dita, le braccia senza mani…
E perdona a noi di averli, per una irragionevole paura, abbandonati.
E non permettere più, Signore, che noi viviamo felici da soli.
Facci sentire l’angoscia della miseria universale,
e liberaci da noi stessi.
Così sia!

L'apostolo dei lebbrosi Raoul Follereau (1903-1977), giornalista, filantropo e poeta francese. È stato l'ispiratore dell'Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau che dal 1961 aiuta e difende i diritti dei malati di lebbra in tutto il mondo.