4 febbraio = Il sacerdozio ministeriale.
Manda, o Signore, operai alla tua messe (Mt 9, 38).
• O Signore, con l’unzione dello Spirito Santo hai costituito il tuo Unigenito Pontefice della nuova ed eterna alleanza, e, nella tua provvidenza, hai voluto che il suo sacerdozio fosse perpetuato nella Chiesa.
Egli non soltanto eleva all’onore di un sacerdozio regale il popolo dei redenti, ma, nel suo amore fraterno, sceglie anche degli uomini che, per mezzo dell’imposizione delle mani, siano fatti partecipi della sua sacra missione; rinnovino, in suo nome, il sacrificio dell’umana redenzione, e preparino ai tuoi figli la mensa del banchetto pasquale; con la loro carità vengano incontro al tuo popolo, lo nutrano della tua parola, e lo sostengano con la forza dei sacramenti.
Essi, donando la loro vita per te e per i fratelli, si sforzino di rendersi simili all’immagine di Cristo, e ti offrano la testimonianza di una fedeltà e di un amore indefettibili.
(Messale Romano, Prefazio Messa Crismale).
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• Punisci, Signor mio, i miei peccati; purificami, Bontà eterna, ineffabile Deità. Esaudisci la serva tua, e non riguardare alla moltitudine delle mie iniquità.
Ti prego che indirizzi a te il cuore e la volontà dei ministri della santa Chiesa; Sposa tua, perché seguitino te, Agnello svenato, poverello, umile e mansueto, per la via della santissima croce, a tuo modo, e non a modo loro.
E siano creature angeliche; angeli terrestri in questa vita, perocché hanno a ministrare il Sangue e il Corpo dell’Unigenito tuo figliolo, Agnello immacolato… Uniscili e bagnali, divina pietà, nel tranquillo mare della tua bontà, sì che non aspettino più tempo, perdendo quello che hanno, per quello che non hanno.
(S. Caterina da Siena, Preghiere ed Elevazioni p 21‑2).
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da “Intimità divina”
Roma 1992