3 dicembre = Chiamati ad essere santi
Risveglia la tua potenza, o Signore, e vieni a salvarci, vieni a santificarci (Sal 80, 3).
• O mio Dio, come sai far vedere che sei onnipotente! No, non c’è bisogno di cercar ragioni per convincerci di quello che vuoi! Contrariamente a ogni umana ragione, mostri ad evidenza che tutto è possibile, e che per trovar facile ogni cosa basta amarti sinceramente e abbandonare tutto per te.
È proprio il caso di dire che fingi di renderci gravosa la legge, perché tale io non la vedo, né so come sia stretto il sentiero che conduce a te.
Non è un sentiero, ma una strada reale, sulla quale chi si mette a camminare coraggiosamente va innanzi con sicurezza, perché sgombra di passi pericolosi e di pietre d’inciampo, voglio dire di occasioni di offenderti.
Chiamo invece sentiero, sentiero stretto e pericoloso, quello che da una parte ha valli profonde in cui è facile cadere, e abissi dall’altra: basta una minima inavvertenza per precipitare in fondo e ridursi in brani.
Chi ti ama veramente, o mio Bene, cammina con sicurezza per una strada larga e reale, lontano dai precipizi. Per poco che inciampi, ti affretti a stendergli la mano; e se il suo cuore batte non per il mondo ma solo per te, non riescono a rovinarlo non dico una caduta ma neanche molte, perché cammina nella valle dell’umiltà.
Non so comprendere di che cosa si abbia paura a mettersi sulla strada della perfezione. Degnati, o Signore, nella tua misericordia di farci conoscere che falsa sicurezza sia quella di seguire il mondo e vivere in così evidenti pericoli, mentre la sicurezza è nel progredire costantemente nelle tue vie. Si fissino in te i nostri sguardi e non temiamo che tu, Sole di Giustizia, ti nasconda o ci lasci camminare fra le tenebre in pericolo di perderci, a meno che non siamo noi i primi ad abbandonarti.
(S. Teresa di Gesù, Vita 35, 13‑14).
_______________
da “Intimità divina”
Roma 1992