30 novembre = Trasformati nell’immagine di Dio
Abbeverami, o Signore, nel torrente delle tue delizie, perché in te è la fonte della vita (Sal 36, 9-10).
• O anima mia, creata per queste grandezze e ad esse chiamata, che cosa fai? In che cosa ti intrattieni? Le tue aspirazioni sono bassezze e i tuoi beni miserie. O misera cecità degli occhi tuoi, poiché sei cieca dinanzi a tanta luce e sorda a così grandi voci, senza accorgerti che mentre vai in cerca di grandezze e di gloria, rimani misera e vile, ignara e indegna di tanto bene!
(S. Giovanni della Croce, Cantico 39, 7).
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• O Dio onnipotente, fortificami con la tua forza, consolami con la tua pace che non ha confini, rallegrami con la bellezza del tuo volto.
Illuminami con la luce che scaturisce dal tuo splendore increato, purificami col profumo della tua ineffabile santità.
Immergimi in te e fammi bere, per quanto è concesso ad un mortale, ai torrenti della grazia che scaturiscono dal Padre e dal Figlio, della grazia del tuo consustanziale e coeterno Amore.
(J. H. Newman, Maturità cristiana p 272).
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• Beata l’anima rivestita di casta bellezza, della veste candida di una celestiale innocenza che le dona una gloriosa conformità con te, o Verbo, che sei « candore di eterna vita, splendore e immagine della sostanza di Dio »…
La tua maestà non la spaventa perché la somiglianza l’associa a te, l’amore a te la unisce, la professione a te la sposa…
O Verbo divino, concedimi che, abbandonata ogni cosa, mi unisca a te con tutte le mie brame, viva di te, mi lasci condurre da te, concepisca da te per generare a te; fa’ che io possa dire: « Per me vivere è Cristo e morire è un guadagno »; allora sarò tua sposa. Il tuo cuore di sposo riposerà sicuro in me, sapendo che ti sarà fedele l’anima che ha disprezzato tutto per amore tuo e tutto ritiene cosa spregevole per guadagnare e possedere te solo.
(S. Bernardo, In Cantica Cant. 85, 11‑12).
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da “Intimità divina”
Roma 1992