7 ottobre = L’uomo e la donna – XXVVII domenica TO
Beato chi teme il Signore, chi cammina nelle sue vie (Salmo 128, 1).
• O Dio, con la tua divina potenza hai fatto ogni cosa dal nulla, e dopo aver disposto con mirabile ordine l’universo, all’uomo fatto a tua immagine hai dato per inseparabile compagna la donna, affinché non fossero più due, ma una sola carne, e ciò per insegnare che non è lecito disgiungere quello che, per tua disposizione, ha avuto un unico principio.
O Dio, tu hai sublimato in modo misterioso l’unione coniugale facendone il simbolo dell’unione di Cristo con la Chiesa. Per tua volontà la donna si unisce all’uomo, e la società familiare, la prima ad essere istituita, gode di quella benedizione che sola non fu tolta né per la pena del peccato originale, né per il castigo del diluvio.
Volgi lo sguardo con bontà, o Signore, sopra ogni sposa cristiana che nell’unione al suo sposo vuol essere fortificata dalla tua benedizione. Sia questa per lei una unione di amore e di pace e possa essa imitare l’esempio della santa sposa lodata nella Sacra Scrittura. A lei si affidi il cuore del suo sposo; ed egli, considerandola compagna e coerede della vita della grazia, la tratti sempre con il dovuto rispetto e la ami come Cristo amò la sua Chiesa.
Concedi, o Signore, che gli sposi rimangano saldi nella fede, fedeli ai loro doveri e, sempre uniti, risplendano per integrità di vita. Fortificati dall’insegnamento del Vangelo, siano per tutti veri testimoni di Cristo; siano fecondi nella prole, genitori virtuosi; possano vedere i figli dei loro figli e arrivati infine a serena vecchiaia, giungano alla vita eterna nel regno celeste.
(Messale Romano, Orazione Messa sposi A)
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da “Intimità divina”
Roma 1992