2 ottobre = Spirito di forza
Spirito Santo, vieni in aiuto alla mia debolezza (Rm 8, 26).
• Spirito Santo, vieni nel mio cuore; per la tua potenza trailo a te, Dio vero. Concedimi carità con timore, custodiscimi, Cristo, da ogni mal pensiero, riscaldami e infiammami del tuo dolcissimo amore, sì che ogni pena mi paia leggera. Santo mio Padre e dolce mio Signore ora aiutami in ogni mia azione. Cristo Amore! Cristo Amore! Amore!…
O Trinità eterna, tu che sei lume, fai partecipate all’anima il tuo lume; tu che sei fuoco partecipi con lei il fuoco, e nel fuoco tuo unisci la volontà tua con la sua, e la sua con la tua.
Tu sapienza, le dai sapienza in discernere e conoscere la verità tua. Tu che sei fortezza, le dai fortezza; e in tanto diventa forte, che né demonio, né creatura, le può togliere la sua fortezza, se ella non vuole. E mai non vuole, mentre porta il vestimento della tua volontà, perché solo la volontà sua è quella che la fa indebolire.
Tu, infinito, la fai infinita, per la conformità che tu hai fatta con lei per grazia in questa vita mentre è peregrina, e nella vita durabile nell’eterna visione tua. Ivi è tanto perfettamente conformata con te, che il libero arbitrio è legato, tanto che non la può separare da te.
(S. Caterina da Siena, Preghiere ed Elevazioni p 1 . 80‑1).
_________________
• O Spirito Santo, anima dell’anima mia, io ti adoro. Illuminami; guidami, fortificami, consolami, insegnami ciò che devo fare, dammi i tuoi ordini; ti prometto di sotto mettermi a tutto ciò che desideri da me e di accettare tutto ciò che permetterai mi accada.
(D. Mercier)
_________________
• O Spirito Santo,… spezza la mia rigidità interiore, l’inquietudine, il turbamento che mi impedisce di riposarmi in te! … Ciò che tu vuoi da me è una franca, dolce, semplice, pacifica adesione alla tua volontà, è un lasciar fare, un essere passivo nelle tue mani come una cera molle; è un non inquietarmi né tormentarmi come se tutto ciò che succede dipendesse da me e non da te.
(L. De Grandmaison, Vita (di Lebreton) p 393)
_______________
da “Intimità divina”
Roma 1992