12 agosto = Io sono il Pane disceso dal cielo
Gustate e vedete come è buono il Signore; beato l’uomo che si rifugia in lui (Salmo 34, 9).
• Pane dolcissimo, sana il palato del mio cuore affinché esperimenti la soavità del tuo amore. Sanalo da ogni debolezza, affinché non gusti altra dolcezza all’infuori di te, non cerchi altro amore, non ami altra bellezza all’infuori di te. Pane purissimo che racchiudi in te ogni diletto e il sapore di ogni soavità, che sempre ci ristori e mai vieni meno in te stesso, di te si nutra il mio cuore e della tua dolcezza si riempia l’intimo dell’anima mia. Di te si nutre in pienezza l’angelo; si nutra di te, secondo la sua capacità, l’uomo pellegrino, affinché, fortificato da tale cibo, non venga meno per via.
Pane santo, Pane vivo… che sei disceso dal cielo e dai la vita al mondo, vieni nel mio cuore e mondami da ogni impurità della carne e dello spirito: entra nella mia anima e santificami interiormente ed esteriormente. Sii tu la continua salvezza della mia anima e del mio corpo. Allontana da me i nemici che mi tendono insidie: fuggano lontano dalla presenza della tua potenza, affinché da te fortificato fuori e dentro, giunga per retto sentiero al tuo regno, dove ti vedremo, non avvolto nel mistero come in questa vita, ma faccia a faccia… Allora mi sazierai di te con una sazietà mirabile, cosicché non avrò più fame né sete in eterno.
S. Anselmo, Orationes 29
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da “Intimità divina”
Roma 1992
• Apri il nostro cuore e illumina la nostra mente, o Eterno Padre, perché possiamo accogliere in noi l’inestimabile dono di Gesù Eucaristia e di comprenderne sempre meglio l’essenzialità e la centralità per la nostra vita cristiana; aiutaci ad assumere degnamente questo Pane vivo disceso dal cielo, affinché noi siamo resi “concorporei e consanguinei” del tuo Figlio e possiamo vivere in unione con te, nel tuo regno senza fine.
(D. Mariano Grosso osb).