5 agosto = Il pane della vita
Signore, tu sei il pane della vita; chi viene a te non avrà più fame (Gv 6, 35).
• Dammi te stesso, Signore, e mi basta, poiché fuori di te non c’è vera consolazione. Non posso vivere senza di te, non posso stare senza la tua visita. Devo quindi accostarmi frequentemente a te e riceverti come mezzo di salvezza, affinché non cada per la via, privandomi del cibo celeste.
Tu infatti, misericordiosissimo Gesù, parlando una volta alle turbe e curando varie malattie dicesti: Non voglio lasciarli andare digiuni, affinché non vengano meno per via. Opera dunque così con me, tu che a conforto dei fedeli hai lasciato te stesso nel Sacramento.
O Signore mio Dio, illumina i miei occhi a penetrare intimamente questo mistero, e dammi la forza di crederlo con fede incrollabile. Poiché questa è opera tua e non di alcuna potenza umana, è tua sacra istituzione e non invenzione degli uomini…
Signore, nella semplicità del mio cuore, con buona e ferma fede e per obbedire al comando che tu mi hai fatto, mi accosto a te pieno di speranza e di rispetto e veramente credo che tu, Dio e uomo, sei presente in questo Sacramento. Vuoi che ti riceva, che a te mi unisca con vincoli di carità, perciò supplico la tua clemenza, Signore, e imploro una speciale grazia: che io tutto mi strugga in te, che sia tutto amore per te, né più mi curi di cercare alcun’altra consolazione.
Imitazione di Cristo IV, 3, 2; 4, 1‑2
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da “Intimità divina”
Roma 1992
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• Signore, ci nutriamo chissà quante volte di parole, sentimenti, azioni che non ci aiutano a crescere.
Donaci nuove possibilità di comprendere e rileggere con gli occhi della fede la verità dell’Amore incarnato per noi nel pane della vita.
Rafforza la nostra fede affinché credendo in Te raggiungiamo la nostra salvezza.
(Lucia Giallorenzo).