13 luglio – L’insondabile sapienza
Signore, sei mirabile nel tuo consiglio grande nella tua sapienza (Is 28, 29).
• O sapienza divina, tu sei un’emanazione della potenza di Dio, un profluvio genuino della gloria dell’ Onnipotente; per questo nulla di contaminato ti raggiunge. Sei un riflesso della luce eterna, uno specchio immacolato dell’attività di Dio e un’immagine della sua bontà. Pur essendo una cosa sola, puoi tutto; pur rimanendo in te stessa, rinnovi tutto e prendendo possesso delle anime sante, attraverso i secoli, formi gli amici di Dio e i profeti. Dio infatti non ama se non colui che convive con la sapienza.
Dio dei nostri padri e Signore misericordioso, tu che hai creato ogni cosa con la tua parola e con la tua sapienza hai formato l’uomo, perché dominasse sulle creature da te fatte, governasse il mondo con santità e giustizia e con animo retto sentenziasse in giudizio, dammi la sapienza che siede in trono accanto a te e non mi escludere dal numero dei tuoi figli, perché io sono tuo servo e figlio della tua serva, uomo fragile e di vita breve… Ma fosse pure uno il più perfetto degli uomini, privo della tua sapienza, non varrebbe nulla…
O Signore, con te sta la sapienza, che ben conosce le tue opere, che ti assisteva quando creavi il mondo; essa sa quale cosa sia gradita ai tuoi occhi e quale sia conforme ai tuoi precetti. Inviala dai cieli santi, mandala dal trono della tua gloria, affinché mi guidi e m’assista nella mia fatica e io sappia quale cosa ti sia più gradita. Essa, infatti, conosce e comprende tutto. Mi dirigerà prudentemente nelle mie azioni e mi proteggerà con la sua gloria, così saranno accette le mie opere…
Quale uomo può conoscere i tuoi progetti, o Dio? Chi può immaginare che cosa tu vuoi? Invero timidi sono i ragionamenti dei mortali e mal sicuri i nostri provvedimenti, perché il corpo corruttibile grava sull’anima e la tenda d’argilla imbriglia una mente dai molti pensieri. A mala pena riusciamo a raffigurarci le cose della terra e le più ovvie scopriamo con difficoltà; ma le cose del cielo chi le può rintracciare? Chi avrebbe conosciuto il tuo pensiero, Signore, se tu non gli avessi concesso la sapienza e non gli avessi inviato il tuo santo spirito?
(Sapienza 7, 25‑28; 9, 1‑6 . 9‑17)
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da “Intimità divina”
Roma 1992