26 giugno – Il mistero del Dio vivente
Il mio cuore e la mia carne esultano per il Dio vivente (Salmo 84, 3).
• Invoco te, o beata e benedetta e gloriosa una Trinità, Padre, Figliolo e Spirito Santo; Dio, Signore e Paraclito; carità, grazia e comunicazione.
T’invoco Genitore, Generato e Rigeneratore; vero lume da lume vero e vera luce; fonte, fiume e irrigazione; da uno tutto, per uno tutto e in uno tutto; dal quale, per il quale e nel quale sono tutte le cose; vita vivente, vita che procede dal vivente e vivificatore dei viventi; uno da sé, uno dall’uno e uno da entrambi…; verità Padre, verità Figlio e verità Spirito Santo…
Dio, somma e vera beatitudine, dal quale, per il quale e nel quale è beato tutto ciò che è beato. Dio, vera e somma vita, dal quale, per il quale e nel quale vive tutto ciò che veramente e beatamente vive.
(S. Agostino, Meditazioni 31‑32)
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• Speranza mia, Padre mio, mio Creatore, mio vero Signore e Fratello, quando penso a quello che tu dici, cioè che le tue delizie sono nell’abitare con i figlioli degli uomini, la mia anima s’inonda di gioia.
Signore del cielo e della terra, dov’è il peccatore che dopo tali parole possa ancora disperare? Forse, Signore, che non hai altri con cui deliziarti per venire da un verme così ributtante come sono io? Quando tuo Figlio fu battezzato, si udì che tu ti coni piacevi in lui. Gli siamo forse uguali, Signore?
O immensa misericordia! 0 favore infinitamente superiore ai nostri meriti! E noi, mortali, ce ne scorderemo? Signore, tu che conosci ogni cosa, pensa alla nostra debolezza e non dimenticarti della nostra immensa miseria!
Considera, anima mia, con che gioia ed amore il Padre riconosce suo Figlio e il Figlio suo Padre; contempla l’ardore con cui lo Spirito Santo si unisce ad essi e come nessuno dei Tre possa separarsi da tanto amore e conoscenza, formando essi una cosa sola: si conoscono, si amano e si compiacciono a vicenda. Ora, che bisogno c’è del mio amore? Perché lo vuoi, mio Dio? Che ci guadagni con esso? Oh, sii per sempre benedetto, mio Dio! Tutte le creature ti lodino e con lodi senza fine, come senza fine sei tu!
S. Teresa di Gesù, Esclamazioni 7,1‑2
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da “Intimità divina”
Roma 1992