17 gennaio = La dottrina di Gesù
Gesù, Maestro, tu solo «hai parole di vita eterna» (Gv 6, 68).
• O Gesù, tu sei quel dolce maestro che sei salito in cattedra ad insegnarci la dottrina della verità, e l’anima che la segue non può cadere in tenebre.
Tu sei la via onde noi andiamo a questa scuola, cioè a seguitare le operazioni tue. Così tu hai detto: lo sono Via, Verità e Vita. E così è veramente, perché colui che segue te, o Verbo,… con la vera e santa povertà, umile e mansueto a sostenere ogni ingiuria e pena, con vera e buona pazienza, imparando da te, dolce Maestro, che ne sei la via,… rende ad ognuno bene per male; e questa è la dottrina tua…
O Maestro dolce, bene ci hai insegnata la via e la dottrina, e bene dicesti verità che tu sei Via, Verità e Vita. Perciò colui che segue la via e la dottrina tua, non può avere in sé morte, ma riceve in sé vita durabile; e non è né demonio né creatura né ingiuria ricevuta che gliela possa togliere, se egli non vuole.
(S. Caterina da Siena, Epistolario 101, v 2, p 148‑9).
__________________
• Signore Dio mio, com’è vero che tu hai parole di vita nelle quali gli uomini, se lo vogliono, trovano tutto quello che desiderano! Ma, che meraviglia, Signore, se le mettiamo in dimenticanza, intontiti dalla follia e dal languore che ci causano le nostre opere cattive?… Che cos’è questo, Signore?! … Che profondo accecamento! Cerchiamo la felicità dov’è impossibile trovarla. Creatore, abbi pietà delle tue creature! Non vedi, o Signore, che noi non intendiamo noi stessi, che non sappiamo ciò che desideriamo e non riusciamo a trovare quello che domandiamo? Dacci luce, Signore! Vedi, essa è più necessaria a noi che al cieco nato, perché il cieco, Signore, desiderava vedere e non poteva, mentre noi rifiutiamo di vedere…
Tu solo, o Signore, c’insegni la verità, ci additi la via della salvezza. O noi infelici! Sono verità che sappiamo e crediamo, ma abituati da tempo a non considerarle, ci appaiono così strane che quasi più non le conosciamo, né le vogliamo conoscere.
Fa’, o Signore, che le tue parole non si cancellino mai dalla mia mente.
(S. Teresa di Gesù, Esclamazioni 8,1‑2; 13, 2).
_______________
da “Intimità divina”
Roma 1992