2 giugno – Castità e vigilanza
A te mi affido, o Signore; la tua grazia mi sostenga affinché possa vivere come i tuoi angeli in cielo (Mt 22, 30).
• O mio buon Gesù, so bene che ogni dono perfetto, ma più di ogni albo quello della castità, dipende dal potentissimo influsso della tua provvidenza, e che senza di te l’uomo non può far nulla. Ti prego perciò di difendere, con la tua grazia, la castità e la purezza della mia anima e del mio corpo. E se dovessi ricevere un’impressione qualsiasi di senso, che potesse macchiare la castità e la purezza, tu, che sei supremo Signore di tutte le potenze, cancellala, perché possa, con cuore immacolato, avanzare nel tuo amore e nel tuo servizio, offrendomi casto, tutti i giorni della mia vita, sull’altare della tua divinità.
(S. Tommaso D’Aquino, Preghiere p 38‑9)
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• Proteggimi, o Padre di amore e di gloria affinché io custodisca, come in un orto chiuso e in una fonte sigillata, il santuario della mia purezza. In esso trovi te, mio Diletto, ti stringa e non ti lasci più. Fa’ che sempre pronta vegli giorno e notte con tutte le forze del mio spirito, affinché mai tu mi trovi addormentata. E poiché, per assicurarti della sincerità dell’amore, tu vuoi essere cercato senza posa, io ti rincorra e ti segua. La mia fede e la mia anima escano incontro alla tua parola. Il mio cuore vegli ma la mia carne dorma affinché non incominci, con mio danno, a vegliare nel peccato.
Donami ancora, o Signore, gli altri ornamenti della verginità! Concedimi una pietà sollecita; fa’ che sappia conservarmi illibata e sappia umiliarmi; fa’ che mantenga l’amore e custodisca il muro della verità e la siepe del pudore. Rendimi semplice nel cuore, circospetta nel parlare, vereconda con tutti, amorevole con i parenti, misericordiosa verso i poveri…
Poni la tua parola come suggello sul mio cuore, come suggello sul mio braccio affinché in tutti i miei sentimenti e azioni tu solo risplenda, io guardi te e di te parli.
(cf S. Ambrogio, Educazione delle vergini 17, 111‑3).
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da “Intimità divina”
Roma 1992