Pregare sempre 65_14

Quaresima – Giov. dopo le Ceneri – Scegli dunque la vita
Beato l’uomo che pone la sua gioia nella legge del Signore (Salmo 1, 1-2).

• O Signore, io ero stolto senza accorgermene; ero come una bestia nei tuoi riguardi. Tuttavia io ero sempre con te; tu avevi afferrato la mia destra. Mi guídi col tuo consiglio, quindi mi ricevi nella gloria.
Chi ho in cielo fuori di te? Te soltanto desidero sulla terra…
Mia porzione in eterno sei tu. Quelli che si allonta nano da te periscono… Quanto a me è un bene l’accostarmi a te, o Dio mio.
(Salmo 73, 22‑28)

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• Scelgo te, Dio mio; scelgo di amarti, di camminare nelle tue vie, di osservare i tuoi comandamenti, le tue leggi e le tue decisioni, affinché io viva e tu mi benedica.
Fa’ che il mio cuore non si volga indietro e io non mi lasci trascinare a inchinarmi davanti a falsi dei e a servire loro. Voglio amarti, o Signore Dio mio, obbedire alla tua voce e tenermi attaccato a te, perché tu sei la mia vita.
(cf Deuteronomio 30, 16‑20).

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• O Verbo, Agnello svenato e derelitto in croce… tu dicesti: « Io sono Via, Verità e Vita », e nessuno può andare al Padre se non per te. Aprasi l’occhio del conoscimento nostro a vedere… e l’orecchie a udire la dottrina che ci dai…
La tua dottrina è questa: povertà volontaria, pazienza contro le ingiurie, render bene a coloro che ci fanno male; essere piccolo, umile, calpestato e derelitto nel mondo;… con tribolazioni, persecuzioni dal mondo e dal demonio visibile e invisibile e dalla propria carne, la quale, come ribelle, sempre vuole ribellarsi al suo Creatore e impugnare contro lo spirito.
Or questa è la tua dottrina: portare con pazienza e resistere con Tarme dell’odio [contro il male] e dell’amore.

O dolce e soave dottrina! Tu sei quel tesoro il quale Cristo elesse per sé e lasciò ai discepoli suoi. Questo lasciò per maggior ricchezza che lasciare potesse… Che io mi vesta di te, o Cristo uomo, cioè delle pene e obbrobri tuoi; e in altro modo non mi voglia dilettare.
(S. Caterina da Siena, Epistolario 226, v 3, p 353‑5).

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Ti ringrazio, Gesù mio, della luce che mi dai, con cui mi fai conoscere che tutt’i beni di questa terra son fumo, loto, vanità ed inganno; e che tusolo sei il vero e l’unico bene (S. Alfonso).