Tempo Ordinario 5, dom. – Pescatore di uomini
Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini (Lc 5,11).
• Sostienici, o Signore, con la tua grazia, affinché la nostra fiducia in te non venga meno quando il nostro impegno missionario non produce i frutti sperati. Fa’ che, confidando nelle tue parole di vita eterna, otteniamo uno slancio sempre nuovo, affinché possiamo continuare a lavorare per la diffusione del tuo regno e per essere “pescatori” di uomini che conoscono la via che conduce a te, datore del vero bene e della vera felicità.
(D. Mariano Grosso, osb).
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• O Dio, tu mi hai creato per una precisa missione, affidando a me un compito che non hai affidato a nessun altro… In certo modo anch’io sono necessario ai tuoi piani divini… Se cado, tu puoi scegliere un altro, lo so, come potevi suscitare dalle pietre nuovi figli ad Abramo, ma ciò non toglie che io abbia parte alla tua opera, o mio Dio, che io sia un anello della catena, un vincolo d’unione tra gli uomini. Tu non mi hai creato per nulla… Fa’ che obbedisca ai tuoi comandamenti e ti serva nella mia vocazione, per compiere il bene e divenire angelo di pace e testimone della verità, restando al posto che tu, o Signore, mi hai assegnato.
(J. H. Newman, Maturità cristiana p. 288‑9).
• « Maestro, ci siamo affaticati per tutta la notte e non abbiamo preso nulla: ma sulla tua parola getterò le reti » . Anch’io, Signore, so che per me è notte quando tu non parli… Ho scagliato come un dardo la mia voce… e non ho ancora preso nessuno. L’ho scagliato di giorno; ora aspetto il tuo ordine: sulla tua parola getterò la rete. O vuota presunzione, o fruttuosa umiltà! Coloro che prima non avevano preso nulla, sulla tua parola, Signore, pescano una enorme quantità di pesci. Questo non è frutto di eloquenza umana, ma effetto della chiamata celeste.
(S. Ambrogio, Commento Vang. S. Luca IV, 76).
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da “Intimità divina”
Roma 1992