4 gennaio = Gesù, primogenito di ogni creatura.
Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, il quale ci ha predestinati ad essere suoi figli adottivi in Cristo (El 1, 3.5)
* O Cristo, tu solo sei visibile, tu manifesti l’immagine del Padre onnipotente, e così ci fai conoscere la grandezza del Padre e del Figlio. Come il Padre, potente nelle sfere celesti, così tu, suo Figlio, sei nel nostro universo il Primo… e il Signore di ogni potenza…
Tu sei il nostro modello, il nostro ordinatore e il nostro nocchiero; tu sei la nostra strada e la porta che guida alla luce. Tu sei l’immagine’ della Giustizia. Tu sei nostra‑ stella e nostra luce. Ti rendiamo grazie, lodi e benedizioni.
Davanti a te pieghiamo le ginocchia con fiducia. Ti chiediamo tutto ciò che è retto. Concedici di essere fermamente stabili nella fede…
Così ti canteremo senza posa e in ogni circostanza; e ti loderemo perché da ogni parte tu sei celebrato, tu l’ Immortale, l’ Instancabile, l’ Eterno. Tu sei il modello e l’essenza dell’anima; tu sei il nostro Padre felice, il nostro Re e il nostro Dio. Se ti guardiamo, o Signore, non morremo.
Se confessiamo il tuo nome, non rischiamo di perderci. Se ti preghiamo, saremo esauditi. (Cristo Primogenito, da Preghiere dei primi cristiani).
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* Insieme al Verbo noi possiamo dire: « O Padre, io sono tuo figlio, io sono uscito da te! ». Tu Verbo, lo dici necessariamente, per diritto, essendo essenzialmente il Figlio di Dio per natura; noi lo possiamo dire per grazia in quanto figli adottivi. Tu lo dici da tutta l’eternità, noi lo diciamo nel tempo, benché il decreto di questa predestínazione sia eterno…
O Gesù, tu sei il Figlio di Dio, l’immagine perfetta di tuo Padre, tu conosci il Padre tuo, sei tutto in lui, vedi la sua faccia; accresci in me la grazia di adozione che mi rende figlio di Dio. Insegnami ad essere per la tua grazia e le mie virtù, come te e in te, un degno figlio del Padre celeste…
Questo voglio domandare e cercare senza tregua: che in te, Gesù, tutti i miei pensieri, aspirazioni, desideri e tutta la mia attività vadano, per la grazia della figliolanza e l’amore, al Padre dei cieli. (C. Marmion, Cristo nei suoi misteri 3).
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Da “Intimità divina”
Roma 1992