29 dicembre = Festa della Santa Famiglia
OBeato chi ti teme, Signore, e cammina nelle tue vie (Sal 128, 1).
• O Dio, Padre di tutti, tu ci hai dato un modello di vita nella Santa Famiglia di Nazaret: concedi che nelle nostre famiglie imitiamo le stesse virtù e lo stesso amore, e riuniti insieme nella tua casa, godremo la gioia senza fine.
(Messale Rmnano, Colletta)
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• O Gesù, ti ritiri a Nazaret; là passi gli anni della tua infanzia, della tua giovinezza fino a trent’anni. Per noi, per nostro amore resti a vivere là… Tu vivi là per nostro ammaestramento; durante questi trent’anni non ti stanchi di istruirci, non già a parole, ma col tuo silenzio e con i tuoi esempi…
Ci insegni soprattutto che si può fare del bene agli uomini, molto bene, un bene infinito, un bene divino, senza parole, senza discorsi, senza fracasso, nel silenzio, col buon esempio…
L’esempio della pietà, dei doveri verso Dio compiuti amorosamente, della bontà verso gli uomini, della tenerezza verso chi ci sta vicino, dei doveri familiari santamente compiuti; della povertà, del lavoro, dell’umiliazione, del raccoglimento, del ritiro, della vita nascosta in Dio, della vita di preghiera, di penitenza, di ritiro, abbandonata e inabissata in Dio.
Ci insegni a vivere col lavoro delle nostre mani per non stare a carico di nessuno e poter dare qualche cosa ai poveri; e a questo genere di vita conferisci una bellezza incomparabile… quella della tua imitazione.
(C. De Foucauld, Huit jours a Epbrem, Écr. sp. p 135).
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• Oh, sì, tu sei veramente, o mio Salvatore, un Dio nascosto! Deus absconditus, Israel Salvator.
Tu cresci indubbiamente, o Gesù, in età, in sapienza ed in grazia davanti a Dio e davanti agli uomini; la tua anima possiede dal primo istante del tuo ingresso nel mondo la pienezza della grazia, tutti i tesori di sapienza e di scienza; ma questa sapienza e questa grazia non si manifestano che a poco a poco e tu rimani agli occhi degli uomini un Dio nascosto, e la tua divinità si occulta dietro l’apparenza di un operaio.
O eterna sapienza, che per rialzarci dall’abisso ove la ribellione orgogliosa di Adamo ci aveva gettati, hai voluto vivere in un’umile bottega e ubbidire a delle creature, io ti adoro e ti benedico!
(C. Marmion, Cristo nei suoi misteri 9, p 146)
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da “Intimità divina”
Roma 1992