27 dicembre = Ricambiare l’amore
Nel tuo natale, o Signore, sciogliamo a te il tributo dell’inno di lode e di amore (BR).
• Dio increato, fammi degna dell’amore tuo profondo e dell’ardentissima carità; fa’ che io possa comprendere quella carità ineffabile, che ci comunicasti mostrandoci il Figlio nella Incarnazione, e quando il Figlio si manifestò a noi.
O amore ammirabile e giocondo, ché in verità, in te è ogni sapore, ogni soavità e gaudio! Questa è la contemplazione, che innalza l’anima dal mondo e la mantiene sopra di sé, in uno stato di pace e di tranquillità.
(B. Angela da Foligno, Il libro della B. Angela III, p 245‑6).
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• O Signore, avendo ricevuto da te tante dimostrazioni di amore, l’anima desidera di ripagarti almeno in qualche cosa.
Soprattutto la colpisce il pensiero che tu, vero Amante, non solo non l’abbandoni, ma le resti sempre vicino per darle l’essere e la vita. L’intelletto le fa capire che un amico migliore non si potrà mai trovare;… che il mondo è pieno di falsità; che i piaceri del demonio apportano inquietudine, contraddizioni e travagli…
Eppure, Signore e Dio mio, l’abitudine di correr dietro alla vanità e l’esempio di un mondo che non sa far altro che questo, distruggono ogni cosa.
La fede in noi è così debole che crediamo più facilmente a quanto ci cade sotto gli occhi, che non alle verità che essa ci insegna. E così la miseria di chi insegue queste cose sensibili non è che troppo evidente…
Ah, Signor mio! Qui il tuo aiuto è assolutamente necessario: senza di te non si può fare proprio nulla. Deh! non permettere mai, per la tua misericordia, che l’anima si lasci ingannare, abbandonando la strada incominciata!
Dalle luce sufficiente per riconoscere che ogni suo bene dipende dal perseverare.
(S. Teresa di Gesù, Mansioni II, 4‑G).
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da “Intimità divina”
Roma 1992
