Pregare sempre 358

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4ª settim. Avvento – Martedì – Dio con noi
Domani sarà distrutto il peccato della terra, e regnerà su di noi il Salvatore del mondo (Lez).

• O amore sommo e trasformato! O visione divina! O ineffabile! Quando, o Gesù Cristo, mi fai conoscere che sei nato per me, o come è glorioso comprenderlo! In verità, il vedere e l’intendere che mi sei nato è pieno di ogni diletto. La certezza che ci viene dall’ Incarnazione è la stessa che deriva dalla Natività: allo stesso scopo per cui si incarnò, egli nacque. O ammirabile, come sono mirabili le opere che compisti per noi!
(B. Angela da Foligno, Il Libro della B. Angela III, p 244‑5).

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• Affrettati o Gesù, eccoti il mio cuore; l’anima mia è povera e nuda di virtù, le paglie di tante imperfezioni ti pungeranno, ti faranno piangere; ma, o mio Signore, che vuoi? è tutto quel poco che ho. Mi commuove la tua povertà, mi intenerisce, mi strappa le lacrime… Gesù, abbellisci l’anima mia con la tua presenza, adornala con le tue grazie, brucia queste paglie e cambiale in soffice giaciglio al tuo corpo santissimo.
Gesù ti aspetto; oh, i cattivi ti rifiutano; fuori spira un vento glaciale… vieni nel mio cuore; sono poverello, ma ti riscalderò più che posso; almeno, voglio che ti compiaccia del mio buon desiderio che ho di farti buona accoglienza, di volerti un gran bene, di sacríficarmi per te.
Alla tua volta, tu sei ricco, e vedi i miei bisogni; tu sei fiamma di carità, e mi purificherai il cuore da tutto ciò che non è il tuo Cuore santissimo; sei la santità increata, e mi ricolmerai di grazie fecondatrici di progresso vero nello spirito.
Vieni, Gesù, ho tante cose da dirti! … tante pene da confidarti! tanti desideri, tante promesse, tante speranze. Ti voglio adorare, baciare in fronte, o piccolo Gesù, darmi a te un’altra volta, per sempre. Vieni, o Gesù, non tardare più oltre, accetta il mio invito, vieni.
(Giovanni XXIII, Il giornale dell’anima 1902, p 123‑4)

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Amabilissimo mio Gesù, amor mio, Dio del mio cuore, io adoro e benedico quell’ora nella quale ti facesti uomo nel purissimo seno di Maria SS., per patire e morire per amor mio e benedico quella notte, in cui volesti nascere in una stalla, in mezzo a due animali, riposto in una mangiatoia sopra la paglia (S.Alfonso).