4ª settim. Avvento – Domenica – Partorirà l’Emmanuele.
Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà (Eb 10, 7).
• All’annuncio dell’angelo, o Dio altissimo, la Vergine pura divenne madre del tuo Verbo, e avvolta dalla luce dello Spirito fu consacrata tempio della divinità: concedi a noi di aderire in umiltà al tuo volere, come la Vergine si affidò alla tua parola.
(Messale Romano, Colletta 20 dicembre)
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• O Vergine Madre, tu darai alla luce un bambino, alleverai un bambino, ma fissando quel piccolo, pensa alla sua grandezza: egli sarà grande perché il Signore lo gloríficherà al cospetto dei re e tutti i re della terra si prostreranno davanti a lui, tutti i popoli saranno a lui soggetti. Magnifichi dunque l’anima tua il Signore, poiché « questi sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo! ». Sarà grande e grandi cose compirà in te Colui che è potente e santo è il nome suo!
E qual nome può essere più santo di quello di Colui che è Figlio dell’Altissimo? Sia lodato anche da noi, umili creature, il grande Signore che, per fare noi grandi, s’è fatto piccolo. « Perché ci è nato un pargolo, ci fu dato un figlio».
Sei nato per noi, Signore, non per te, nato fin dall’eternità in maniera molto più ineffabile dal Padre, non avevi bisogno di nascere nel tempo da una madre. Non sei nato per gli angeli che, possedendoti già nella tua maestà, non ti cercavano piccolo. Per noi dunque sei nato e fosti dato a noi, perché soltanto a noi eri necessario.
(S. Bernardo, Super « Missus » 3, 13).
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da “Intimità divina”
Roma 1992