2ª settim. Avvento A – Lunedì – Questa è la strada
Venite, saliamo sul monte del Signore… perché ci ammaestri nelle sue vie (Is 2, 3).
• Ormai amo te solo, seguo te solo, cerco te solo, son pronto a obbedire a te solo perché tu ‘solo comandi con giustizia, voglio essere tua proprietà. Ordina, te ne prego, e comanda tutto quello che vuoi, ma guarisci e apri le mie orecchie onde senta le tue parole, guarisci e apri i miei occhi onde veda i tuoi cenni, togli via da me la stoltezza onde ti conosca bene. Dimmi dove devo guardare per vederti e spero di fare tutto ciò che mi ordinerai.
Accogli, ti prego, questo tuo fuggitivo, o Signore, Padre clementissimo; mi sembra ormai di avere scontato abbastanza la pena, di essere stato abbastanza schiavo dei tuoi nemici che tu tieni sotto i tuoi piedi, di essere stato abbastanza zimbello d’inganni…
Capisco che a te debbo ritornare; la tua porta, a me che batto, si apra; insegnami la strada per giungere fino a te. L’unica mia risorsa è la mia volontà; tutto quello che so è che l’incerto e il ‑ caduco è da disprezzarsi e il certo e l’eterno da .ricercarsi; e questo faccio. Padre, poiché so soltanto questo, e ignoro da quale via a te si giunga, tu consigliami, tu dammi indicazione, tu forniscimi il necessario per il viaggio.
Se quelli che si rifugiano in te è con la fede che ti trovano, dammi la fede; se è con la virtù, dammi la virtù; se è con la scienza, dammi la scienza. Accresci in me la fede, accresci la speranza, accresci la carità.
(S. Agostino, Soliloquio 1, 1).
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• Signore, come sono dolci le tue vie! Ma chi vi camminerà senza timore? Temo di non saperti servire. Quando mi metto a servirti non trovo nulla che mi soddisfi per pagarti almeno in qualche cosa il molto che ti devo. Mi sembra che vorrei consacrarmi tutta al tuo servizio, ma, considerando attentamente la mia miseria, sento di non poter far nulla di buono se tu non mi aiuti.
Mio Dio e Misericordia mia, che devo fare per non distruggere le meraviglie che tu compi in me?
Non abbandonarmi, Signore! Io spero in te, e la mia speranza non sarà confusa. Dammi sempre di servirti, e fa’ di me quello che vuoi.
(S. Teresa di Gesù, Esclamazioni 1, 1‑2; 17, 6)
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da “Intimità divina”
Roma 1992