1ª settim. Avvento A – Venerdì – La vita nella volonta di Dio
Tu Signore, ammaestrami perché tu sei il Dio della mia salvezza (Sal 25, 5).
• In quest’istante, o mio Dio, liberamente e senza alcuna riserva, io ti consacro il mio volere. A dir vero, questa consacrazione non è del tutto disinteressata, perché so per esperienza quali vantaggi mi vengano dall’abbandonare senza riserva il mio volere al beneplacito del tuo…
La tua volontà, Signore, si compia sempre in me e come meglio a te piace! Se mi vuoi fra i travagli, dammi forza di sopportarli, e vengano pure! Se fra le persecuzioni, le infermità, le indigenze e i disonori, non mi ritiro, o Padre mio! …
O come è efficace questo dono! Se lo si facesse generosamente, si attrarrebbe l’Onnipotente a fare una cosa sola con la nostra debolezza, trasformando noi in lui, la creatura nel Creatore!…
Quanto più, o Signore, tu vedi che il dono della nostra volontà si manifesta non con parole di complimento, ma con fervore di opere, tanto più ci attiri a te; e innalzando l’anima al di sopra delle cose terrene, la prepari a ricevere grandissimi favori.
Stimi tanto questo dono che non cessi di ricompensarlo fin da questa vita: l’anima non saprà più che cosa domandarti, e tu continuerai a donare. E non contento di unirla a te stesso facendoti un tutt’uno con lei, comincerai a compiacertene, a scoprirle i tuoi segreti, a farle comprendere il molto che ha guadagnato e intravedere la felicità che le tieni preparata.
(S. Teresa di Gesù, Cammino 32, 4 . 10‑12)
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• O Signore, la tua volontà si faccia in cielo e in terra, dove non abbiamo piacere senza mescolanza di dolore, né rose senza spine, né giorno non seguito da notte, né primavera non preceduta da inverno; in terra, o Signore, dove sono rare le consolazioni e innumerevoli i travagli.
Nondimeno, o Signore, si faccia la tua volontà, non solo nell’esecuzione dei tuoi comandamenti, consigli e ispirazioni che si debbono da noi praticare, ma anche nelle afflizioni e pene che dobbiamo patire, affinché la tua volontà faccia con noi, per noi, in noi e di noi tutto quello che ti piacerà.
(S. Francesco di Sales, Il Teotimo IX, 1)
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da “Intimità divina”
Roma 1992