Pregare sempre 314

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32ª settim. Tempo Ord. – Domenica – Il Dio dei vivi
Signore, tu non sei il Dio dei morti, ma dei vivi (Lc 20, 38).

• Concedi, o Dio, che la nostra cittadinanza sia nei cieli, donde aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro umile corpo per conformarlo al suo corpo di gloria, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.
(S. Paolo, Filippesi 3, 20‑21)

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• Le anime dei giusti sono nelle tue mani, o Dio; il tormento non le toccherà. Agli occhi degli stolti sembra che muoiano;… essi in realtà sono nella pace. Anche se agli occhi degli uomini subiscono tormenti, la loro speranza è piena di immortalità. Per una breve pena riceveranno grandi beni, perché tu, o Dio, li hai provati e li hai trovati degni di te; li hai saggiati come oro nel crogiuolo e li hai graditi come un olocausto… Quanti confidano in te comprenderanno la verità; quanti ti sono fedeli vivranno presso di te nell’amore, perché grazia e misericordia sono riservate ai tuoi eletti.
Gli empi, invece, riceveranno il castigo per i loro pensieri, essi che disprezzarono il giusto e si allontanarono da te, o Signore… La loro speranza è vana, le loro fatiche infruttuose, le loro pene inutili… Invero il frutto delle opere buone è glorioso; è imperitura la radice della speranza.
(Sapienza 3, 1‑6.9‑11.15)

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Le anime del purgatorio conoscono assai più che noi quanto è amabile Dio, e l'amano con tutte le loro forze; ond'è che pensando di averlo disgustato in vita, provano un dolore che supera ogni altro dolore. - O mio Dio, perché tu sei bontà infinita, mi pento con tutto il cuore di averti offeso. Dammi la santa perseveranza e abbi pietà di me (S. Alfonso).
Le anime del purgatorio conoscono assai più che noi quanto è amabile Dio, e l’amano con tutte le loro forze; ond’è che pensando di averlo disgustato in vita, provano un dolore che supera ogni altro dolore. – O mio Dio, perché tu sei bontà infinita, mi pento con tutto il cuore di averti offeso. Dammi la santa perseveranza e abbi pietà di me (S. Alfonso).