30ª settim. TO. – Mercoledì – A vantaggio degli altri
Signore, che io non cerchi l’utile mio, ma quello dei fratelli (1 Cor 10, 33).
• O povertà come sei bella! Gesù Cristo, mio Maestro, ti ha trovata così bella che discendendo dal cielo ti ha voluta sposare, ha fatto di te la compagna della sua vita e ha voluto morire con te sulla croce.
Dammi, o mio Maestro, questa bella povertà: che io la cerchi con sollecitudine, l’abbracci con amore per farne la compagna di tutta la mia vita, e possa, come te, morire con lei su un nudo legno.
A. Chevrier, Vita (di Villefranche) p 184
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• Caro Signore, mi sento così attirato dalla tua povertà!… Vorrei essere un missionario povero come te. Rendimi povero, lasciami vivere poveramente, amo tanto i poveri, amo tanto te…
O mio Gesù, potrei io forse essere felice, essere contento in una vita comoda, facile e tranquilla? Potrò sedermi col cuore in pace ad una tavola ben fornita, mentre ammiro appeso alla parete di una camera sontuosa il mio Esemplare Crocifisso, coronato di spine e abbandonato da tutti? Perché continuerai tu a lamentarti: « ho sete?». Maestro, io pure ho sete di dissetare te col mio amore, con le mie privazioni e sofferenze, e col darti anime! …
Appoggiato a te, portato dalla tua forza e dal tuo amore, salirò con fiducia la mia via della croce. Quale vita! Quale consolazione per te e per me! Simile a te, o mio caro Gesù!
E. Poppe, Vita (di Jacobs) p 132‑3
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da “Intimità divina”
Roma 1992