Tempo Ordinario 3a settimana, giovedì – Nella volontà del Padre
Con te, Signore, io vengo per fare la volontà del Padre (Eb 10, 7).
• O Signore eterno, fa’ che non si faccia mai la mia volontà, ma la tua. Noi siamo in questo mondo non per fare i nostri voleri, ma quelli della tua bontà, che vi ci ha posti. Fu scritto di te, Salvatore dell’anima mia, che dovevi fare la volontà del tuo eterno Padre; e con il primo volere umano dell’anima tua, nell’istante del tuo concepimento, abbracciasti amorosamente questa legge della volontà divina, e te la ponesti nel mezzo del cuore, perché vi regnasse e dominasse in eterno.
Oh, chi farà all’anima mia la grazia di non avere altra volontà che la volontà di Dio?
(S. Francesco di Sales, Il Teotimo VII, 7)
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• O Maestro buono, tu sai che non v’è niente di più vantaggioso per noi che consacrare la nostra volontà al tuo eterno Padre… Ma, o buon Gesù, come è poco quello che gli offri in nome nostro in confronto di quello che per noi gli domandi!
Sì, non è che un nulla di fronte al molto che dobbiamo a così grande Sovrano.
Eppure offrendogli questo nulla, gli doniamo tutto quello che possiamo, sempre che il dono corrisponda alle parole: “ Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra! ».
Se ardessimo veramente di amore, procureremmo che con te, o Dio così grande, le nostre parole non fossero solo complimenti, ma cercheremmo di accettare con generosità tutto quello che ti piace di mandarci…
Non è certo ben fatto burlarci di te tanto spesso, quante sono le volte ‑ non certamente poche ‑ che recitiamo il Pater noster. Fa’, o Signore, che sappiamo dartela finalmente questa nostra volontà…!
Purtroppo però, se non sei tu che ci dai per il primo, noi non ci risolviamo mai a dar nulla!
O Padre mio, dopo che tuo Figlio ti consacrò con la volontà di tutti anche la mia, non è giusto che io non ne mantenga la parola.
Ma per poterla mantenere, degnati, Signore, di darmi il regno che tuo Figlio ti ha domandato per me, poi disponi di me come meglio ti piace, a guisa di una cosa che ti appartenga.
(S. Teresa di Gesù, Cammino 32, 9 . 1 . 7‑10).
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da “Intimità divina”
Roma 1992