29ª settim. TO. – Mercoledì – Preghiera apostolica
Se non sei tu, Signore, che edifichi la casa, invano si affaticano i suoi costruttori (Sl 127, 1)
• O Gesù, che cosa posso fare per salvare le anime? La tua parola mi si rivela piena di viva luce: una volta tu dicesti ai tuoi discepoli, mostrando loro i campi pieni di grano maturo: “ Alzate gli occhi e guardate come le campagne già biondeggiano per la messe.:. In verità vi dico, la messe è abbondante ma gli operai sono pochi; domandate dunque al Padrone della messe di mandare operai “ .
Che mistero! O Gesù, non sei l’onnipotente? Le creature non sono forse di Colui che le ha fatte? Perché dunque, Gesù, dici: « Domandate al padrone della messe di mandare operai »?… L’unica ragione è che tu hai per noi un amore così incomprensibile che vuoi farci partecipare insieme con te alla salvezza delle anime. Non vuoi far nulla senza di noi. Tu che sei il creatore dell’universo aspetti la preghiera di una povera piccola anima per salvare altre anime riscattate come lei a prezzo di tutto il tuo sangue.
La mia vocazione non è quella di andare a mietere nei campi di grano maturo; tu, o Gesù, non dici a me: « Abbassa gli occhi, guarda le campagne e vai a mietere; la mia missione è ancora più sublime. Ecco le parole che tu mi rivolgi: «Alza gli occhi e guarda». Guarda come nel cielo vi sono dei posti vuoti; spetta a te riempirli… Tu sei il mio Mosè in preghiera sulla montagna; domandami operai ed io ne manderò. Non aspetto che una preghiera, un sospiro del tuo cuore!…
Ecco la missione che tu mi affidi, o Gesù: formare degli operai evangelici che salveranno milioni di anime delle quali sarò la madre.
(S. Teresa di Gesù B., Lettere 114)
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Più il tempo passa e più, o Signore, crescono in me i desideri di contribuire al bene di qualche anima, parendomi, molte volte, di essere come una persona in possesso di un grande tesoro, desiderosa di farne parte a tutti, ma impotente a distribuirlo…
Sono così afflitta per la perdita di tante anime, che non so più contenermi… Innalzo la mia voce a te, o Signore, ti supplico di fornirmi di qualche mezzo per contribuire a guadagnarne qualcuna al tuo servizio…, e di darmi la possibilità di fare un po’ di bene con la preghiera, posto che non so fare altro. Invidio molto coloro che per amor tuo possono darsi all’apostolato, sia pure a prezzo di mille morti…
Questa è l’inclinazione che tu mi hai dato, o Signore. Mi pare che tu apprezzi di più un’anima sola che con le nostre industrie ed orazioni per tua misericordia noi ti guadagniamo, di qualunque altro servizio che ti possiamo rendere.
(S. Teresa di Gesù, Fondazioni 1, 6‑7)
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da “Intimità divina”
Roma 1992