Pregare sempre 293

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29ª settim. Tempo Ord. – Domenica – Il mio aiuto viene dal Signore
Bisogna pregare sempre, senza mai stancarsi (Lc 18, 8).

• Sollevo i miei occhi verso i monti, da dove viene il mio aiuto. Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra.
Non permetterà che il mio piede vacilli; non sonnecchierà chi mi protegge… Il Signore mi protegge, il Signore è mia ombra alla mia destra… Il Signore mi proteggerà da ogni male; proteggerà l’anima mia. Il Signore mi proteggerà quando esco e quando entro, ora e per sempre.
Salmo 121

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.• Signore, insegnaci a pregare incessantemente senza perdere un istante! A pregare per noi e ancora di più per il ;,prossimo, perché « è meglio dare che ricevere ». Fa’ che preghiamo e domandiamo senza timore di chiedere anche le grazie più alte. Più le nostre richieste saranno grandi, più sarà degno di te esaudirle; esse dimostreranno la nostra fede, quella fede che tu vuoi da noi, e saranno una cosa sola con la tua volontà, poiché tu hai nel cuore il desiderio della santificazione di tutto il genere umano.

Tu ci insegni a domandare… la tua gloria, la conversione degli uomini e la nostra, il compimento perfetto della tua volontà in noi e in tutti gli uomini, la santa Eucaristia e la grazia per tutti gli uomini, il perdono dei peccati nostri e di quelli degli altri, l’aiuto contro le tentazioni, la liberazione da ogni peccato, da ogni vero male in questa vita e nell’altra… Questo, o Signore, tu vuoi che sempre domandiamo, questo ci verrà sempre concesso da te, se te lo domanderemo con fede.

C. De Foucauld, La preghiera del povero p 90 .130

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Amato Gesù mio e Giudice mio, dammi ogni pena, ma non mi privare di poterti amare.  Nell'inferno io non potrei più amarti, ma avrei da odiarti per sempre; e come posso odiare te che sei così amabile e che tanto mi hai amato? (S. Alfonso).
Amato Gesù mio e Giudice mio, dammi ogni pena, ma non mi privare di poterti amare. Nell’inferno io non potrei più amarti, ma avrei da odiarti per sempre; e come posso odiare te che sei così amabile e che tanto mi hai amato? (S. Alfonso).