Tempo Ordinario 3a settimana, martedì – Io sono nel Padre
Che io viva nascosto con Cristo in Dio (Col 3,3).
• Considera, anima mia, con che gioia ed amore il Padre riconosce suo Figlio e il Figlio suo Padre: contempla l’ardore con cui lo Spirito Santo si unisce ad essi e come nessuno dei Tre possa separarsi da tanto amore e conoscenza, formando essi una cosa sola; si conoscono, si amano e si compiacciono a vicenda.
Ora, che bisogno v’è del mio amore? Perché lo vuoi, mio Dio? Che ci guadagni con esso?…
Rallegrati, anima mia, per esserci chi ama il tuo Dio come si merita; rallegrati per esserci chi conosce la sua bontà e potenza, e ringrazialo per aver egli inviato sulla terra il suo unico Figliolo che così bene lo conosce e con la protezione del quale puoi avvicinarti a Dio e pregarlo.
Se egli trova in te le sue delizie, non permettere che le cose della terra t’impediscano di trovare in lui le tue e di rallegrarti delle sue grandezze.
Giacché tanto merita di essere amato e lodato, pregalo che ti dia di contribuire almeno un poco nel far celebrare il suo nome. (S. Teresa di Gesù, Esclamazioni 7, 2.3)
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• Padre nostro, tu sai quello di cui abbiamo bisogno; se tu ci chiami a te, ci fornisci anche il mezzo per poterci arrivare. Ci doni il tuo Figlio perché sia la nostra via, ci insegni la verità, ci comunichi la vita.
Unendoci a te, o Gesù, ci immedesimiamo con te, siamo in te e tu in noi, siamo a faccia a faccia col Padre; non lo vediamo, ma per la fede sappiamo di essere davanti al Padre insieme con te che a lui ci presenti, siamo con te nel seno del Padre, nel sacrario della divinità…
Malgrado le nostre miserie, non dobbiamo dunque scoraggiarci, né temere di avvicinarci a Dio, poiché per la tua grazia, o Salvatore, e insieme con te, possiamo essere sempre nel seno del Padre nostro celeste.
(C. Marmion, Cristo nei suoi misteri 3, p 48; 16, p 277‑8).
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da “Intimità divina”
Roma 1992