27ª settim. TO. – Lunedì – Beati i miti
Spirito Santo, insegnami ad essere mansueto, con ogni dolcezza verso tutti (Tt 3, 2).
• O Dio‑Uomo passionato, insegnami a considerare e meditare l’esempio della tua vita e a trarre da te la forma di ogni perfezione… Fa’ che io corra dietro a te con tutto il trasporto dell’anima, per giungere, con la tua guida, felicemente alla Croce.
Tu ti sei offerto a nostro esempio e ci solleciti a guardare a te con l’affetto dello spirito, dicendo: « Imparate da me che sono mite e umile di cuore e troverete riposo alle anime vostre »…
Tu hai posto 1’umiltà di cuore e la mansuetudine a fondamento e ferma radice di tutte le virtù… Per questo, Signore, hai voluto che le apprendessimo principalmente da te…
Fa’ che io mi stabilisca in tale fondamento, e in esso ponga le basi e mi studi di crescere. Che io sia fondata nell’umiltà, e avrò una conversazione tutta angelica, pura, benigna e pacifica. Sarò benevola e a tutti gradita, verso tutti mi mostrerò amabile…
O umiltà, quanti beni rechi, tu che fai pacifici e sereni coloro che ti possiedono!
(B. Angela da Foligno, Il libro della B. Angela II, p 175‑6 . 179‑80)
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• Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e limpido come una sorgente; ottienimi un cuore semplice che non assapori le tristezze; un cuore magnanimo nel donarsi, sensibile alla compassione; un cuore fedele e generoso, che non dimentichi alcun bene e non serbi rancore per alcun male.
Forma in me un cuore dolce e umile, amante senza esigere di essere riamato, lieto di nascondersi in altri cuori davanti al tuo Figlio divino; un cuore grande e indomabile, tale che nessuna ingratitudine lo possa chiudere, né alcuna indifferenza stancare; un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo, ferito dal suo amore, e la cui piaga non guarisca che in cielo.
(L. De Grandmaison, Vita (di Lebreton) p 42‑3).
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da “Intimità divina”
Roma 1992