25ª settim. Tempo Ord. – Venerdì – Spirito di consiglio
Signore, che io viva secondo il tuo Spirito che abita in me (Rom 8, 59) .
• Come posso avvicinarmi a te, o Spirito Santo? Tu abiti una luce inaccessibile e tu stesso non sei che luce, scienza e splendore; io invece abito un luogo di tenebre e io stesso non sono che ignoranza e rozzezza.
Frattanto, o divino Spirito,… io t’invoco con fiducia per essere da te illuminato… Scoprimi 1e grandezze divine, i divini misteri, affinché io li adori e li riconosca. Scoprimi le insidie del demonio e del mondo, affinché le eviti e non vi cada giammai; scoprimi ancora le mie miserie e le mie debolezze, i miei errori, i miei pregiudizi, le mie ostinazioni, gli artifizi del mio amor proprio, affinché li detesti e li corregga.
Ma, o luce benefica, illumina soprattutto l’anima mia perché conosca quanto vuoi da me; fa’ che comprenda bene l’incanto delle tue attrattive e della tua grazia e tutto ciò che devo fare per meritare i benefici influssi della tua bontà, affinché io vi corrisponda con fedeltà piena. Sostienimi perché ti sia fedele fino alla morte.
(P. Aurillon, Novena… di Pentecoste p 118‑20).
________________
• O Spirito Santo, tu ci manifesti quelle cose che dobbiamo fare per piacere alla Trinità, nell’interno con le tue ispirazioni e all’esterno con la predicazione e gli avvisi, che tutti procedono da te giacché nessuno può nominare il dolce e soave nome di Gesù se non è mosso da te.
Tu sei il dispensatore dei tesori che sono nel seno del Padre e il tesoriere dei consigli che si fanno tra il Padre e il Verbo. Tu sei quella verga che batte la pietra e fa uscire l’acqua che sazia tutte le creature. Sempre le cateratte del cielo sono aperte per mandar giù la grazia, ma noi non teniamo aperta la bocca del desiderio per riceverla.
Vieni, vieni, o amenissimo Spirito! Spirito di bontà! Ti contemplo mentre parti dal seno del Padre, entri nel costato del Verbo e poi uscendo dal cuore del Verbo vieni a noi quaggiù. Dal seno del Padre ci porti la potenza, dal cuore del Verbo l’amore ardente.
(Cf S. M. Maddalena de’ Pazzi, Revelatione e intelligentie, Op. v 4, p 96‑7)
_______________
da “Intimità divina”
Roma 1992
