22ª settim. TO. – Domenica – Seguire il Redentore
«Se qualcuno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua» (Mt 16,24)
• Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto forza e hai prevalso. Sono divenuto oggetto di scherno ogni giorno; ognuno si fa beffe di me… Sì, la tua parola è divenuta per me oggetto di obbrobrio e di scherno ogni giorno… Ma nel mio cuore c’era un fuoco ardente chiuso nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo ma non potevo… Ma tu, o Signore, al mio fianco sei come un prode valoroso.
(Geremia 20, 7‑9 . 11)
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• Se voglio vivere con te, o Gesù, mi devo persuadere che la vita cristiana è sintetizzata in te crocifisso, cioè nello spirito di rinuncia, di sacrificio, praticata nel totale abbandono, anzi rinnegamento di sé; solo attraverso il calvario si giunge alla meta. In questa via se incontreremo dolori e lotte, tu, o Cristo, ci sosterrai con la tua croce e ci aiuterai con la tua grazia.
Fa’ che mi stampi nel cuore le tue parole: « Chi vuol venire con me prenda la sua croce e mi segua ».
Gesù mio, tu hai una croce che è troppo grande per le nostre povere forze; non tanto noi possiamo offrire al tuo amore, pure, o Gesù, accetta l’offerta dei nostri dolori, concedici di unirci a te nei dolori della tua Passione perché meritiamo di unirci alle glorie della tua Risurrezione.
Gesù mio, che per tutta la mia vita tenga la mia croce come il pegno del tuo santo amore, la caparra della tua benevolenza, e morto e crocifisso al mondo, viva la vita della grazia.
().. Canovai, Suscipe Domine p 237