20ª settim. Tempo Ord. – Domenica – I segni dei tempi
O Signore, che io resista fino al sangue nella lotta contro il peccato (Eb 12, 4).
• Ho riposto tutta la mia speranza in te, o Signore; tu ti sei inclinato verso di me ed hai ascoltato. il mio grido. Mi hai estratto dal pozzo di perdizione, dalla melma fangosa. Hai collocato sopra la roccia i miei piedi, hai reso saldi i miei passi. Hai posto nella mia bocca un canto nuovo, una lode per te, Dio mio… Beato l’uomo che ha posto in te la sua fiducia.
(Salmo 40,‑ 2‑5)
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• O Gesù, mio dolce Capitano, alzando lo stendardo della tua Croce amorosamente mi dici: « Prendi la croce che ti presento e, quantunque ti sembri grave il suo peso, vieni dietro a me e non dubitare ». Per corrispondere al tuo invito, ti prometto, o mio celeste Sposo, di non far più resistenza al tuo amore. Ma già vedo che t’incammini al Calvario, ed ecco che la tua sposa prontamente ti segue… Disponi sempre di me come più ti aggrada, ché di tutto sono contenta, purché ti segua per la via del Calvario, e quanto più la troverò spinosa e la croce pesante, tanto più ne resterò consolata, poiché desidero amarti con amore paziente… con amore sodo e senza divisione.
Di buona voglia consegno il mio cuore in preda alle afflizioni, alle mestizie, ai travagli. Godo di non godere, perché a quella mensa dell’eternità che mi aspetta, deve precedere in questa vita il digiuno.
Signore mio, tu in croce per me ed io per te. Ah, se una volta s’intendesse quanto è dolce e quanto vale il patire e tacere per te Gesù! O caro patire, o buon Gesù!
(S. Teresa Margherita Redi, La spiritualità p 324‑5 . 12ó .361)
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da “Intimità divina”
Roma 1992