19ª settim. Tempo Ord. – Domenica – Tenersi pronti
Anche voi tenetevi pronti (Lc 12,40).
• Signore, ti chiedo una fede nuova, viva, profonda… L’anima mia più dura di una pietra, più insensibile dell’acciaio, più arida del deserto è avida di bere a larghi sorsi quest’onda di fede e di amore…, giacché è di fede che ho bisogno e di amore, di carità, perché l’anima mia è fredda e questo entusiasmo e questa fede mi sarà presentato dalla Vergine Santa, dalla consolatrice dei peccatori… C
osì mi solleverò nelle sfere più alte del nostro Cristianesimo… con la fede potente, con il cuore puro; un cristiano dei tempi di Stefano.
Questo chiedo, Cristo Gesù, null’altro, fede e pienezza di fede e volontà pura di servire te e la Chiesa tua.
(G. Canovai, Suscipe Domine p 224‑6)
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• Tu, o Signore, non riveli il giorno della tua venuta affinché siamo vigilanti e sempre pronti, sempre preparati alla battaglia e costantemente dediti alla virtù. Vuoi che viviamo in una attesa continua e che siamo sempre fervorosi: ecco perché lasci nell’incertezza la fine di ciascun uomo. Sapendo che tu verrai sicuramente, fa’ che vigiliamo e stiamo pronti per evitare di essere colti di sorpresa.
O Signore, tu esigi dal tuo servo fedeltà e prudenza. Lo chiami « fedele » perché non si appropria nulla né spreca inutilmente i beni del suo padrone; lo chiami « prudente » perché sa amministrare convenientemente ciò che gli è stato affidato. Rendi anche noi, o Signore, servi fedeli e prudenti, affinché non usurpiamo nulla di quanto ti appartiene e distribuiamo saggiamente i tuoi beni.
(cf S. Giovanni Crisostomo, Commento Vang. S. Matteo 77, 2‑3).
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da “Intimità divina”
Roma 1992