15a Sett. TO – Martedì – Giusto è il Signore
Signore, porgi orecchio alla mia supplica nella tua fedeltà, esaudiscimi nella tua giustizia (Salmo 143, 1).
• Essendo giusto, Signore, governi tutto con giustizia. Condannare uno che non meriti il castigo tu lo reputi incompatibile con la tua potenza. La tua forza infatti è principio di giustizia; il tuo dominio universale ti rende indulgente con tutti..
Mostri la forza se qualcuno non crede alla tua onnipotenza e reprimi l’insolenza in coloro che la conoscono. Tu, padrone della forza, giudichi con mitezza; ci governi con molta indulgenza, avendo sempre in tua mano col volere il potere. Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve essere umano, e hai infuso nei tuoi figli la dolce speranza che tu concedi la possibilità di pentirsi per i peccati.
(Sapienza 12, 15‑11).
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• O Signore, a me tu hai dato la tua misericordia infinita; attraverso essa contemplo e adoro le altre tue perfezioni divine. Allora tutte mi appaiono raggianti di amore, la giustizia stessa ‑ e forse ancor più che qualsiasi altra ‑ mi sembra rivestita di amore.
Quale gioia pensare che tu, o buon Dio, sei giusto, cioè che tieni conto delle nostre debolezze, che conosci perfettamente la fragilità della nostra natura. Di che cosa dunque avrei paura? Ah tu, Dio infinitamente giusto che ti sei degnato perdonare con tanta bontà le colpe del figliol prodigo, non dovrai essere giusto anche verso di me che sto sempre con te? (Scritto Autobiografico A 237).
• Lo so che è necessario essere tanto puri per comparire davanti a te, Dio di ogni santità, ma so pure che tu sei infinitamente giusto, e proprio questa tua giustizia, che spaventa un gran numero di anime, costituisce il motivo della mia gioia e della mia fiducia. Essere giusto non vuol dire soltanto esercitare la severità nel punire i colpevoli, vuol dire anche riconoscere le rette intenzioni e ricompensare la virtù.
• Ho tanta speranza nella tua giustizia, o buon Dio, quanta ne ho nella tua misericordia. Appunto perché sei giusto, sei compassionevole e pieno di dolcezza, lento a punire e ricco di misericordia. Perché conosci la nostra fragilità e ti ricordi che siamo polvere (Lettere 202).
(S. Teresa di Gesú B.)
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da “Intimità divina”
Roma 1992