15a Sett. TO – Domenica – Il seminatore uscì a seminare
O Signore, che i nostri occhi vedano e le nostre orecchie ascoltino (Mt 13, 16).
• « Ecco, il seminatore uscì a seminare ». Da dove uscisti o come uscisti, Signore, tu che sei presente ovunque e tutto riempi? Quando ti sei avvicinato a noi, incarnandoti, non lo hai fatto certo passando da un luogo a un altro, ma assumendo la natura umana e mettendoti in un rapporto, in un contatto nuovo con noi. Poiché noi non potevamo entrare là dove Dio abita, dato che i nostri peccati erano come una muraglia che ci sbarrava la strada, tu stesso sei venuto a noi. Perché sei venuto?… Sei venuto per coltivare e curare questa terra e per seminarvi la parola della virtù e dell’amore…
O Gesù, tu offri a tutti generosamente la tua parola e la tua dottrina. Come il seminatore non fa distinzioni nella terra su cui lavora ma getta semplicemente ovunque, così tu, predicando, non distingui il ricco, il povero, il sapiente, l’ignorante, l’uomo pieno di fervore, il pigro, il coraggioso e il vile, ma parli a tutti indistintamente.
Fa’, o Signore, che ascolti con attenzione e ricordi costantemente il tuo insegnamento, che lo metta in pratica con forza e coraggio, disprezzando le ricchezze e allontanando tutte le inquietudini della vita mondana… Fa’ che mi fortifichi da ogni parte e mediti le tue parole mettendo profonde radici e purificandomi da tutti gli attaccamenti mondani.
(S. Giovanni Crisostomo, Commento Vang. S. Matteo 44, 3‑4).
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da “Intimità divina”
Roma 1992