14 sett. TO – Domenica – Dio si rivela agli umili.
« Ti esalterò, o Re, mio Dio; benedirò il tuo nome in eterno e per sempre » (Sl 145, 1).
• Ti esalterò, o Re mio Dio; benedirò il tuo nome in eterno e per sempre. Ogni giorno ti benedirò; loderò il tuo nome in eterno e per sempre.
Signore, sei grande e degnissimo di lode; la tua grandezza è investigabile. Una generazione vanterà all’altra le lodi delle tue opere; proclameranno le tue prodezze. Si parlerà dello splendore glorioso della tua maestà; io mediterò le tue opere meravigliose… Si proclamerà il ricordo della tua grande bontà, si celebrerà con giubilo la tua giustizia.
(Salmo 145, 1‑5 . 7).
• «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli».
O Signore, ai sapienti e agli intelligenti che meritano di essere derisi, ai presuntuosi apparentemente potenti ma in realtà gonfi di sé, non gli insipienti e gl’imprudenti hai contrapposto, ma i piccoli. Chi sono i piccoli? Gli umili… O via del Signore!… Perché, Signore, hai esultato? Perché è stato rivelato ai piccoli.
Fa’, o Signore, che siamo piccoli; infatti se vorremo essere grandi, quasi fossimo sapienti e intelligenti, non a noi saranno rivelati i tuoi misteri. Chi sono i grandi? I sapienti e gli intelligenti. Dicendo di essere sapienti, sono divenuti stolti… Se dicendo di essere sapiente divengo stolto, fa’, Signore, che dica di essere stolto e sarò sapiente, ma fa’ che lo dica nel mio intimo… e non di fronte agli uomini.
(S. Agostino, Sermo 67, 8).
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da “Intimità divina”
Roma 1992