13 sett. Tempo Ord. – Domenica – Seguimi!
Signore, ti seguitò dovunque tu vada (cf Lc 9,57).
• Dico al Signore: Tu sei il mio Signore, non esiste un mio bene fuori di te… Tu sei mia porzione ereditaria e mio calice, tu hai in pugno la mia sorte… Oh, sì, la mia eredità è preziosa per me.
Benedirò il Signore che mi consiglia; perfino di notte esorta il mio cuore. Mi sono sempre posto davanti agli occhi il Signore; sì, egli è alla mia destra, perciò non vacillerò. Pertanto ne gioisce il mio cuore, ne giubila l’anima mia; anche la mia carne si sente al sicuro…
Signore, mi mostrerai il sentiero della vita; c’è da saziarsi di gioia al tuo cospetto, di delizie alla tua destra, per sempre.
(Salmo 16, 2 . 5‑11)
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• Signore Gesù, ti prego, ordina i miei affetti; ho una gran paura di mancare a ciò che ti devo, alla gelosia del tuo amore, alle intimità della tua tenerezza. Tu vedi chi e come io ami, e che non faccio riserve; ti do pieni poteri, mi metto a tua disposizione: spezza, mortifica, conserva, purifica, santifica, fa’ sbocciare. Ti domando solo che nulla in me dispiaccia al tuo sguardo di compiacenza…
O Signore, tu vedi che desidero soltanto di piacerti, ma vedi anche quanto sono miserabile, mondano, attaccato a ogni bellezza creata, povero di ogni solida virtù, instabile, nervoso e fiacco. Difendimi contro la mia debolezza e fa’ che a ogni costo io sia tuo come tu vuoi che io sia. Ignoro la misura della tua grazia, ignoro i disegni della tua Provvidenza; sento che io non posso che venir meno e cadere, che dissiparmi e abbandonare le tue vie, che cercare me stesso perfino nel bene che faccio. Abbi pietà di me, Signore!
(L. De Grandmaison, Vita (di Lebreton) p 154‑5).
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da “Intimità divina”
Roma 1992