11a TO – Giovedì- Lode della sua gloria
Trinità santa, che io sia lode della tua gloria (Ef 1,12).
• O silenziosa Trinità, sorgente suprema di luce, amore, pace immutabile, tutto in cielo, in terra, e fino nell’inferno, tutto è ordinato alla lode di gloria del tuo Nome santissimo.
Per unirmi alla lode incessante del Verbo, la quale sale verso di te, dalle profondità dell’anima del Cristo, per mezzo di lui, con lui, in lui, ad imitazione della Vergine dell’ Incarnazione e attraverso le di lei purissime mani, mi offro come ostia della Trinità.
Padre diletto, la grazia d’adozione del mio battesimo mi ha reso tuo figlio. Custodiscimi. Che nessuna colpa volontaria venga ad offuscare, neppure leggermente, la purità dell’anima mia. Ma che la mia vita, sempre più fedele ogni giorno, ascenda verso di te nell’abbandono filiale, illimitato, del bambino che si sa amato dalla tenerezza di un Padre onnipotente.
O Verbo, eterno Pensiero del mio Dio, figura della sua sostanza e splendore della sua gloria, non voglio più altra luce che te. Illumina le mie tenebre con la tua luce di vita. Che io cammini radicato nella fede, sempre più docile alle illuminazioni della tua sapienza, della tua intelligenza, della tua scienza, nell’attesa del giorno in cuiogni altra luce sparirà dinanzi allo sfolgorante splendore del tuo volto divino.
Spirito Santo, che unisci il Padre e il Figlio in una beatitudine senza fine, insegnami a vivere in ogni istante ed attraverso qualunque cosa nell’intimità del mio Dio, sempre più consumato nell’unità della Trinità…
Dopo questo mondo che passa, quando le ombre terrestri saranno svanite per me, che la mia vita d’eternità scorra dinanzi al volto della Trinità Santissima, nell’incessante lode di gloria del Dio Padre, Figlio, Spirito Santo.
(M. M. Philipon, Consacrazione alla SS. Trinità).
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• È cosa degna che tutte le bocche glorifichino, che tutte le voci confessino, che tutte le creature venerino e celebrino il tuo nome adorabile e glorioso, o Trinità Santissima, Padre, Figlio e Spirito Santo, che hai creato il mondo con la tua grazia e i suoi abitanti con la tua clemenza, che nella tua misericordia hai salvato gli uomini e hai concesso ai mortali un immenso beneficio.
Migliaia e migliaia di spiriti celesti ti benedicono e ti adorano… Con i Cherubini e i Serafini essi glorificano e adorano la tua grandezza, proclamano incessantemente, rispondendosi l’un l’altro: santo, santo, santo è il Signore Sabaoth; cieli e terra sono pieni della sua magnificenza, della sua presenza, dello splendore della sua grandezza.
Preghiere dei primi cristiani 167
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da “Intimità divina”
Roma 1992