11 sett. Tempo Ord. – Domenica – Il tuo perdono.
Perdona, Signore, l’offesa del mio peccato (Sal 32, 5).
• Signore, ti offro il mio passato, lo affido alla tua misericordia, sperando di essere perdonato solo dalla tua bontà; non voglio tentare di scusarmi, di rassicurarmi sul passato mettendo avanti qualche mio merito, qualche buona azione, qualche riparazione, qualche buona risoluzione; sia per il passato che per il futuro mi rimetto alla tua misericordia…
Mi metto davanti a te, o Dio santo, con il ricordo doloroso del mio, peccato, del tradimento dell’amicizia, con la certezza della mia fragilità e della mia impotenza, ma fiducioso nel tuo amore meraviglioso, mai sazio, e che non mi è mai mancato. Abbi pietà di me! Diffida di me, tienimi vicino, perché sai come sono restio e capriccioso appena allenti la vigilanza; tuttavia non opprimermi, o Signore, al di là delle mie forze, che sono deboli in maniera ridicola; prendimi così come sono, come sono fatto, per ricostruirmi a modo tuo, rendendomi capace di seguire la tua volontà.
Non oso nemmeno dirti che ti amo; vorrei potertelo provare, ma ecco che già ho bisogno di te: non posso amarti senza che tu mi ami. O Dio, crea in me un cuore nuovo… Fa’ di me un vero figlio, degno del Regno e della promessa, un figlio in cui scenda il tuo sangue, in cui abbia a circolare la tua vita… So di non avere forza;… sii sempre con me, lavora con me, combatti in me. Signore, arrossisco mentre ti offro il mio amore contrito.
(P. Lyonnet, Scritti spirituali p 104‑5).
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da “Intimità divina”
Roma 1992