Pregare sempre 165

10 sett. Tempo Ord. – Venerdì – Purificazione.
«Signore, abbi pietà di me; guarisci l’anima mia» (Sal 41, 5).

• Signore, io non son degno… Tu solo, Signore, puoi comprendere pienamente il senso di queste parole.
Tu vedi quanto un peccatore mio pari sia indegno di stare in tua compagnia, tu unico santissimo Iddio, che anche i serafini adorano tremanti. Tu vedi non solo i segni e le cicatrici dei peccati da me commessi in passato, ma anche le mutilazioni e i disordini cronici che essi hanno lasciato nella mia anima.
Tu vedi i miei innumerevoli peccati di oggi, anche se non mortali, vedi il loro potere e i loro effetti, la loro colpevolezza e la pena che ne dovrò scontare. Tu conosci tutte le mie abitudini cattive, i miei principi mediocri, i miei pensieri vani e incontrollati, il cumulo delle mie debolezze e delle mie miserie.
Eppure, tu mi vieni incontro. Pur conoscendo alla perfezione quanto poco io sia compreso di quello che dico, tu vieni. Mio Dio, lasciato a me stesso soccomberei allo splendore e alla fiamma della tua grandezza. Rendimi capace di sostenerla, perché anch’io non debba dire con Pietro: «Allontanati da me, perché sono uomo peccatore!» (Lc 5, 8).
Mio Dio, dammi la forza di stare alla tua presenza, per ché tu solo lo puoi. Purifica il mio cuore e la mia mente dal ricordo di tutto quanto è passato.
Allontana da me il ricordo del peccato. Liberami da ogni debolezza, infermità e irritazione di spirito. Dammi una visione sicura delle realtà invisibili e fa’ che concretamente, praticamente, in ogni occasione della mia vita io preferisca te alle cose della terra e l’eternità al tempo presente.
Infondimi coraggio, sensibilità nel discernere il bene dal male, umiltà profondissima, e tenero, ardente amore per te.
(J. H. Newman, Maturità cristiana p 301‑2).
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da “Intimità divina”
Roma 1992

Caro mio Bene, accetta per tua pietà l'offerta del mio amore; ed acciocché sia degna d'un Dio, perdonami, illuminami, purificami, santificami, infiammami del tuo santo fuoco, che sei venuto ad accendere nei nostri cuori. Così l'anima mia sarà un olocausto perpetuo ad onor tuo; sempre cercherà la tua maggior gloria in terra; e verrà un giorno a godere le tue infinite bellezze in Cielo. (S. Alfonso).