Venerdì – La preghiera eucaristica
Padre Santo, in unione al Sacrificio del tuo Figlio divino, accetta l’offerta di tutto me stesso, quale olocausto vivo, santo, a te gradito (Rm 12,1).
• È… nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e dovunque a te, Padre santo, per Gesù Cristo, Figlio del tuo amore. Tu hai creato tutte le cose per mezzo di lui tua Parola vivente, e lo hai mandato a noi Salvatore e Redentore .
… ti offriamo, Padre, in rendimento di grazie questo sacrificio vivo e santo. Guarda con amore e riconosci nell’offerta della tua Chiesa la Vittima immolata per la nostra redenzione; e a noi che ci nutriamo del suo corpo e del suo sangue dona la pienezza dello Spirito Santo perché diventiamo, in Cristo, un solo corpo e un solo spirito.
Egli faccia di noi un sacrificio perenne a te gradito affinché possiamo ottenere il regno promesso insieme con i tuoi eletti… Per questa Vittima della nostra riconciliazione dona, Padre, pace e salvezza al mondo intero. Conferma nella fede e nell’amore la tua Chiesa pellegrina sulla terra.
(Messale Romano, Preghiera Eucaristica II e III).
• O Signore, che cosa ti darò in cambio per tutti i benefici che ho ricevuti da te? Ecco: ti offrirò il calice della salvezza. Sì, Dio mio, voglio prendere questo calice imporporato dal sangue del mio Maestro e, nel rendimento di grazie, al colmo della gioia, mescolare il mio sangue a quello della vittima santa! Così il mio sangue acquista in un certo senso un valore infinito e può renderti, o Padre, una splendida lode. Allora la mia sofferenza è un messaggio che trasmette la tua gloria.
O Gesù, aiutami a identificarmi a te così che io possa continuamente esprimerti agli occhi del Padre. Venendo nel mondo tu hai detto: < Eccomi, vengo, o Dio, per fare la tua volontà ». Questa preghiera sia come il battito del mio cuore. Anche per me il mio cibo sia la volontà del Padre, pur nel momento in cui la spada m’immola. Allora, traboccante di gioia, andrò con te, Maestro adorato, ad ogni immolazione, rallegrandomi di essere stata conosciuta dal Padre perché egli mi crocifigge insieme col Figlio suo.
(cf Elisabetta della Trinita, 2 Ritiro 7 . 14).
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da “Intimità divina”
Roma 1992