Pregare sempre 16

Tempo Ordinario 1 sett., giovedì – L’influsso di Gesù
Da te, Signore, proviene la mia salvezza, da te proviene la mia speranza (Sal 62, 2.6).

• O Signore dell’anima mia, mio Bene, mio dolce Gesù crocifisso!… Non è forse da te che mi sono venuti tutti i beni?… Eppure, o mio Dio, io mi sono allontanata da te nella speranza di meglio servirti!… Quando ti abbandonavo con il peccato, almeno non ti conoscevo, ma conoscerti, Signore, e credere di meglio avanzare abbandonandoti!… Oh, che falsa strada avevo preso, Signore! Anzi ero del tutto fuori di strada! Ma tu hai raddrizzato i miei passi e dacché ti vedo vicino a me, vedo pure ogni bene…
Tutto si può sopportare con te, Amico così buono, così valente capitano che entrasti per primo nei patimenti. Tu aiuti ed incoraggi, non vieni mai meno, sei un amico fedele…
Ho sempre riconosciuto e tuttora riconosco che non possiamo piacere a Dio, né Dio ci accorda le sue grazie se non pel tramite della tua Umanità sacratissima, o Cristo, poiché in te il Padre ha detto di trovare le sue compiacenze. Ne ho fatta molte volte l’esperienza, e me l’ha detto lui stesso, per cui posso dire di aver veduto che per essere a parte dei segreti di Dio, bisogna passare per questa strada…
Da te, dolce Signore, ci deriva ogni bene… Chi studia la tua vita non troverà un modello più perfetto. Che cosa possiamo bramare di più quando abbiamo in te un amico così affezionato che nel tempo della tribolazione e della sventura non fa come gli amici del mondo che si dileguano?
Beata l’anima che ti ama per davvero e ti ha sempre con sé!
(S. Teresa di Gesù, Vita 22,3‑7)

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• Signore Gesù Cristo, te che sei insieme Dio salvatore degli uomini e uomo onnipotente presso Dio, io invoco, lodo, prego. Sii vicino a me con la tua indulgenza, con la tua compassione, col tuo perdono. Metti nel mio cuore desideri che solo tu puoi appagare; sulle mie labbra, le preghiere che tu solo puoi esaudire; nella mia condotta, le azioni che tu solo puoi benedire.
Pregbiera del Messale mozarabico, PL 85, 18‑7

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Mio Redentore in croce, Agnello di Dio sacrificato sulla croce e vittima d’amore, vorrei morire per te, come tu sei morto per me!” (S. Alfonso).