6 Sett. di Pasqua – venerdì 30/5/14 – Preghiere per feste mariane nella tradizione redentorista = Madre del Redentore (3a dom.luglio)
Col mio dolore porto più pena al tuo bel Core (canzoncina).
• Figlio diletto, or che alla morte già sei vicino, almen sapessi io consolarti,
o almen potessi tra le mie braccia farti spirar!
Ahi, che non posso darti sollievo:
anzi ch’io stessa col mio dolore porto più pena al tuo bel Core, rendo più amaro il tuo morir.
(Dalla canzoncina “O voi che in tante mie pene amare” di S. Alfonso).
• Sant’Alfonso in modo pratico parla spesso del disegno organico della Redenzione al quale ha partecipato la Madonna dall’Immacolata Concezione fino alla sua Assunzione al cielo. Scrive che la Vergine fu predestinata dal Padre come Madre del Redentore, scelta e voluta dal Figlio, plasmata madre tutta bella del Verbo Incarnato dallo Spirito Santo, “che amò più Maria che tutti gli altri santi e l’esaltò nella santità sopra tutti”.
• La Madonna partecipa all’opera del Figlio condividendo tutte le esigenze che essa comporta. Questa partecipazione di Maria alla Redenzione è dettagliatamente descritta nei discorsi sui “dolori di Maria”. La Passione di Gesù e i dolori di Maria costituiscono il polo attrattivo ed affettivo dell’animo alfonsiano.
“La Passione di Gesù Cristo è la divozione di tutte le divozioni, la più utile, la più tenera, la più cara a Dio, quella che più consola i peccatori, quella che più infiammale anime”. Maria, in tutto simile al Figlio, patì il suo martirio in tutta la sua vita perché “la Passione del Redentore le fu sempre presente”.
• In questo martirio l’amore della Madonna per il Figlio fu l’unico e più duro carnefice. E nel cuore di Maria l’amore per Gesù s’incrociava con l’amore per gli uomini.
“Da Gesù riceviamo la grazia come autore della grazia, da Maria come mediatrice: da Gesù come Salvatore, da Maria come Avvocata: da Gesù come fonte, da Maria come canale”.
• Maria fin dal principio, come madre destinata del comune Redentore, riceve l’ufficio di mediatrice di tutti gli uomini, ben ella sin dall’inizio ebbe una grazia maggiore. Sin dal primo momento cominciò ad operare tutto quello che poté operare… non solo per la gloria di Lui ma anche per il nostro bene”. Nel momento che Maria fu destinata per madre del nostro Redentore, fu destinata anche come mediatrice fra Dio e noi peccatori. S. Bernardino diceva che la Vergine, dacché fu fatta Madre del Redentore, acquistò una quasi giurisdizione sopra tutte le grazie.
“Questa è la Mamma nostra che ci ha da portare in paradiso. Questa è quella che ci ha da aiutare in punto di morte. Poveri noi se non avessimo questa gran Madre di Dio”.
Brevi preghiere di S. Alfonso
- O Madre del mio Redentore, abbi compassione di me povero peccatore; prega per me, acciocché per mezzo tuo io abbracci con perfetto amore il tuo Figlio, e divenga un’anima secondo il suo Cuore.
- Iddio santissimo per glorificare te, Madre del Redentore, ha determinato e disposto che la tua grande carità preghi per tutti coloro, per i quali il tuo divino Figlio ha pagato ed offerto il sovrabbondante prezzo del suo prezioso sangue, nel quale soltanto c’è la nostra salvezza, vita e risurrezione.
- Ah Gesù mio Redentore e Madre mia Maria, quando sarà giunto il punto di mia morte, in cui dovrà l’anima mia spirando uscir di questa vita, deh per i vostri meriti concedetemi allora la grazia di formare l’ultime voci, dicendo e replicando: “Vi amo Gesù e Maria; Gesù e Maria, vi dono il cuore e l’anima mia!”.