4 Sett. di Pasqua – venerdì 16/5/14 – Preghiere per le feste mariane = L’Immacolata Concezione (8 dic.)
Salve, piena di grazia, il Signore è con te (Lc 1, 28.42).
• O Vergine Immacolata, in te tutto è luce, in te tutto è bene, in te tutto è grazia.
Donna vestita di sole, sublime è il tuo candore, stupenda la tua bellezza.
Vergine tutta santa, illumina la nostra mente, purifica il nostro cuore, santifica la nostra vita.
A te la lode, l’onore, a te la gloria, ora e sempre.
(Trovata sul retro di una immaginetta).
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• È ben giusto e conveniente, o Dio onnipotente, che noi ti rendiamo grazie, e con l’aiuto della tua potenza celebriamo la festa della Beata Vergine Maria.
Dal suo sacrificio infatti fiorì lo stelo che poi ci nutrì col Pane degli angeli.
Eva divorò il pomo del peccato, Maria invece ci restituì il dolce frutto del Salvatore. Quanto sono mai diverse le imprese del serpente e quelle della Vergine! Dal primo sgorgò il veleno che ci separò da Dio, da Maria invece trassero principio i misteri della nostra redenzione.
Per mezzo di Eva prevalse la malvagità del tentatore, mentre in grazia di Maria la maestà del Salvatore conseguì una cooperatrice. Eva col peccato uccise la sua stessa prole, la quale però risorse in Maria in grazia del Creatore che affranca la natura umana dalla schiavitù e la restituisce all’antica libertà.
Quanto abbiamo perduto nel comune padre Adamo, noi abbiamo ricuperato in Cristo.
(Prefazio Ambrosiano, da Maria Regina della Chiesa p 18).
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• Che per te, Maria, ci sia concesso di andare al Figlio, o tu benedetta che hai trovato grazia, che hai generato la vita e sei la madre della salvezza; e per la tua mediazione ci accolga Colui che per mezzo tuo si è donato a noi.
La tua integrità compensi presso di lui la colpa della nostra corruzione, e la tua umiltà, sì gradita a Dio, implori perdono alla nostra vanità.
La tua grande carità copra la moltitudine dei nostri peccati, e la tua gloriosa fecondità conferisca a noi fecondità di meriti.
Signora, Mediatrice e Avvocata nostra, riconciliaci col Figlio tuo; raccomandaci a lui, a lui presentaci.
Per la grazia che trovasti, per il privilegio che meritasti, per la Misericordia che generasti, fa’, o Benedetta, che Colui il quale, grazie a te, si è degnato di rendersi partecipe della nostra infermità e miseria, grazie ancora alla tua intercessione, ci faccia partecipi della sua gloria e della sua beatitudine.
(S. Bernardo, In adventu Domini 2, 5).
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da “Intimità divina”
Roma 1992