7 Sett. di Pasqua – Mercoledì – Aspettando lo Spirito – Lo spirito della Chiesa
O Spirito Santo, fa’ che la Chiesa, unita nel tuo amore, abbia « un cuore solo e un’anima sola » (At 4, 32).
• O Spirito Santo, tu sei nella Chiesa quello che l’anima è nel corpo; tu sei lo spirito che l’anima e la vivifica, che ne salvaguarda l’unità pur producendo in essa effetti molteplici e vari e che le apporti ogni vigore e bellezza…
O Spirito Santo, promesso e mandato dal Padre e da Gesù, tu conferivi pienezza e intensità di vita soprannaturale ai primi cristiani i quali, per quanto diversi potessero essere, a causa dell’amore che tu spandevi in loro, non avevano che « un cuor solo e un’anima sola».
Ma anche oggi tu rimani nella Chiesa in modo permanente, indefettibile, esercitandovi un’azione incessante di vita e di santificazione… Tu la rendi infallibile nella verità… tu fai scaturire nella Chiesa una meravigliosa fecondità soprannaturale; fai nascere e sbocciare nelle vergini, nei martiri, nei confessori quelle virtù eroiche che sono uno dei segni della santità… Tu sei lo Spirito che lavori nelle profondità delle anime con le tue ispirazioni, per rendere la Chiesa… pura, immacolata, senza ruga, degna di essere presentata da Cristo al Padre suo nel giorno del trionfo finale.
(C. Marmion, Cristo nei suoi misteri 17, p 291).
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• O Spirito Santo, quando rendi testimonianza al nostro spirito che siamo figli di Dio, questa testimonianza è per noi di consolazione. Ma tu ci sei dato anche per accrescere il fervore quando, spirando con maggior forza nel nostro cuore, vi accendi il fuoco potente della carità, affinché ci gloriamo non solo nella speranza di figli di Dio, ma anche nelle tribolazioni, stimando gloria l’offesa, gaudio l’obbrobrio, onore il disprezzo… O Spirito Santo, fa’ che si compiano in noi i giorni della Pentecoste, i giorni del perdono, dell’esultanza (In lesto Pentecostes 3, 8).
O Spirito d’amore suscita in noi l’ansia di camminare col nostro Dio; la puoi suscitare tu solo che scruti le profondità del nostro cuore, che ne conosci i pensieri e le intenzioni, che non sopporti la minima imperfezione nel cuore che tu possiedi, ma subito la distruggi col fuoco della tua delicatissima attenzione.
O Spirito dolce e soave che pieghi la nostra volontà, orientala sempre più verso la tua, affinché possiamo conoscerla chiaramente, amarla ardentemente e compierla efficacemente (In lesto Pentecostes 2, 8)
(cf S. Bernardo).
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da “Intimità divina”
Roma 1992