4 Sett. di Pasqua – mercoledì 14/5/14 – Madre della Chiesa.
Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno (Lc 1, 42).
• O Maria, veramente tu sei benedetta fra le donne, perché hai cambiato in benedizione la maledizione contro Eva; perché hai fatto sì che Adamo… fosse per te benedetto.
Veramente tu sei la benedetta fra le donne, perché per te la benedizione del Padre celeste s’è sparsa sugli uomini e li ha liberati dall’antica maledizione.
Veramente tu sei la benedetta fra le donne, perché per te i tuoi progenitori hanno trovato la salvezza; dacché tu devi dare alla luce il Salvatore, che otterrà loro la salvezza da Dio.
Veramente tu sei la benedetta fra le donne, perché senza concorso d’uomo hai prodotto il frutto che dona al mondo intero la benedizione, e lo riscatta dalla maledizione che gli faceva germinare spine.
Veramente tu sei la benedetta fra le donne, perché non essendo che una donna secondo la natura, tuttavia sei divenuta vera madre di Dio. Infatti, se colui che deve nascere da te, è vero Dio incarnato, a buon diritto tu ti appelli Madre di Dio, avendo tu veramente generato un Dio.
(S. Sofronio di Gerus. , In Deiparae Annuntiationem 2, 22).
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• O Vergine Maria, Madre della Chiesa, a te raccomandiamo la Chiesa tutta…
Tu, « auxilium Episcoporum », proteggi ed assisti i Vescovi nella loro missione apostolica, e quanti, sacerdoti, religiosi, laici li coadiuvano nella loro ardua fatica.
Tu, che dallo stesso tuo Divin Figlio, nel momento della sua morte redentrice, sei stata presentata come Madre al discepolo prediletto, ricordati del popolo cristiano che a te si affida.
Ricordati di tutti i figli tuoi; avvalora presso Iddio le loro preci, conserva salda la loro fede; fortifica la loro speranza; aumenta la carità. Ricordati di coloro che versano nelle tribolazioni, nelle necessità, nei pericoli; di coloro soprattutto che soffrono persecuzioni e si trovano in carcere per la fede.
A costoro, o Vergine, impetra la fortezza ed affretta il sospirato giorno della giusta libertà. Guarda con occhio benigno i nostri fratelli separati, e degnati di unirci, tu che hai generato Cristo ponte di unione tra Dio e gli uomini.
O tempio della luce senza ombra e senza macchia, intercedi presso il tuo Figlio Unigenito, Mediatore della nostra riconciliazione col Padre, affinché conceda misericordia alle nostre mancanze, e allontani ogni dissidio tra noi, dando agli animi nostri la gioia di amare.
(Paolo VI, Insegnamenti v 2, p 677).
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da “Intimità divina”
Roma 1992