6 Sett. di Pasqua – Giovedì – Ascensione del Signore
[nel calendario universale] – Domani inizia la Novena allo Spirito Santo –
Ascende Dio fra canti di gioia: inneggiamo a lui, inneggiamo al nostro Re.
N.B. L’Ascensione nel calendario universale si celebra oggi.
In Italia (e in altre nazioni) si celebra domenica prossima.
Preferiamo fare riferimento al calendario universale.
• Dio onnipotente, guarda la tua Chiesa che esulta e ti rende grazie in questa liturgia di lode, poiché in Cristo che ascende al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te: concedi a noi, membra del suo corpo, di vivere la speranza che ci chiama a seguire il nostro capo nella gloria.
(Colletta).
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• Signore Gesù, re della gloria, vincitore del peccato e della morte, oggi sei salito al di sopra dei cieli tra il coro festoso degli angeli. Mediatore tra Dio e gli uomini, giudice del mondo e Signore dell’universo, non ci hai lasciati nella solitudine, ma ci hai preceduti nella dimora eterna, per dare a noi la serena fiducia che dove sei tu, capo e primogenito, saremo anche noi, tue membra, uniti nella stessa gloria (cf Prefazio 1).
Messale Romano
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• Innalzati sui cieli, o Dio… tu che rimanesti rinchiuso nel seno di una madre, che fosti formato da colei che tu stesso formasti… tu che il vecchio Simeone conobbe piccolo e celebrò grande, che la vedova Anna vide lattante e riconobbe onnipotente; tu che soffristi la fame e la sete per noi, che ti affaticasti nelle tue peregrinazioni per noi… tu, arrestato, legato, flagellato, coronato di spine, appeso al legno della croce, trafitto da una lancia; tu, morto e sepolto, innalzati sui cieli, o Dio! (Sr 262, 4).
La tua Risurrezione, o Signore, è la nostra speranza, la tua Ascensione è la nostra glorificazione… Fa’ che ascendiamo con te e che il nostro cuore si innalzi a te. Ma fa’ che, innalzandoci, non ci inorgogliamo né presumiamo dei nostri meriti quasi fossero nostra proprietà; fa’ che abbiamo il cuore in alto, ma presso di te, poiché innalzare il cuore ma non a te è superbia, innalzarlo a te è sicurezza. Tu che ascendi al cielo ti sei fatto nostro rifugio…
Chi è colui che ascende? Quegli stesso che è disceso. Sei disceso, Signore, per sanarmi, sei asceso per elevarmi. Se mi innalzo da me cado, se mi innalzi tu rimango saldo… A te che risorgi dico: Signore, tu sei la mia speranza; a te che ascendi al cielo: tu sei il mio rifugio (Sr 261, 1).
S. Agostino
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da “Intimità divina”
Roma 1992
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