Perillo Guido redentorista

P. Guido Perillo (1933-1991) – Italia.

Il 19 gennaio 1991, alle ore 21,15, nella nostra Casa di Napoli è spirato il Padre Guido Perillo. È noto a tutti il calvario di sofferenze che ha preceduto la sua morte; così come pure tutti ricordano l’impegno di preghiere profuso da comunità, da singoli Confratelli e conoscenti per la sua guarigione.
A seguito di accertamenti clinici verso la fine del mese di febbraio 1990 si evidenziò in tutta la sua gravità il male che lo aveva colpito. Dopo qualche giorno di smarrimento e di depressione, suo e della Comunità, si decideva di reagire e di fare tutto il possibile.
Mentre a tutti venivano richieste preghiere, si effettuava il ricovero a Roma, nella clinica San Luca, dove il 9 aprile 1990 veniva operato al pancreas e al fegato dal prof. Manfredi. Tutto il decorso post-operatorio era stato eccellente e dopo 20 giorni poteva rientrare in Comunità. La guarigione continuava e il Confratello poteva riprendere l’insegnamento e tutte le altre attività pastorali della Comunità.

Alla fine del mese di Agosto, insieme alla comunità della Chiesa del Gesù Vecchio, dove è venerata la Madonna di don Placido Baccher, è andato a Lourdes a ringraziare la Madonna. Nel mese di settembre aveva ripreso l’attività scolastica e dato la sua disponibilità alla Missione di Avellino.
Solo nel mese di dicembre aveva di nuovo avvertito qualche malessere, ma aveva voluto continuare le lezioni fino al 23 dicembre.
Il giorno di Natale ha presieduto la concelebrazione comunitaria, ha tenuto l’omelia e, con tutta la Comunità, ha fatto la rinnovazione dei voti religiosi.
Improvvisamente il 28 dicembre ha avvertito dolori fortissimi all’addome che lo hanno costretto a letto, da dove non si è più alzato.

In questi giorni ancora più evidente è stata la sua rassegnazione unita anche a una ferma volontà di reagire.
È stato consolato dall’assistenza della Comunità e soprattutto dalla continuità di preghiere che venivano recitate nella sua stanza. Con frequenza ha ringraziato la Comunità per l’assistenza e le premure, scusandosi per il disturbo. Per tempo ha chiesto e ricevuto il sacramento dell’unzione degli infermi, e, in piena lucidità fino alla fine, è spirato recitando con tutta la Comunità le litanie dei Santi.
Con insistenza mi ha chiesto di essere seppellito nella nostra cappella del cimitero di Pagani, insieme ai Confratelli che lo hanno preceduto.
I funerali sono stati celebrati nella Basilica di Pagani il 16 gennaio con la partecipazione di circa 30 concelebranti e di numerosi fedeli, molti dei quali provenienti dal suo paese.

Il P. Guido Perillo era nato a Cave di Conca della Campania il 9 settembre 1933. A 11 anni era entrato nell’Educandato redentorista di Lettere dove aveva portato a termine gli studi medi e ginnasiali.
Al termine dell’anno di Noviziato il 29 settembre 1950 a Ciorani, nelle mani del P. Domenico Farfaglia, aveva emesso la professione religiosa. Il 13 ottobre 1957 a Pagani era stato ordinato sacerdote da Mons. Fortunato Zoppas, Vescovo di Nocera.
Dopo l’ordinazione era stato mandato a Materdomini per il secondo noviziato. Fu poi a Lettere come professore degli Aspiranti e come As­sistente, dove rimase fino al 1964. Fu poi assegnato a Morcone per l’at­tività specifica di quella casa: predicazione e Missioni popolari.

Dal 1969 . al 1972 è stato. superiore a Tropea, dove c’era anche l’Aspirantato per i ragazzi della Calabria. Fu poi Superiore a Teano dal 1972 al 1975 e a Marianella, dal 1978 al 1984.
Nel 1984 era stato assegnato alla Comunità di Napoli, con l’incarico, tra l’altro, di prefetto della Chiesa e di economo della casa. Nel 1990 era stato nominato Economo provinciale.

Mentre la Provincia piange la perdita di questo confratello trova, anche la forza di rendere grazie al Signore per il dono fatto alla Congregazione nella vocazione e nella testimonianza apostolica del P. Guido.
Dovunque è stato per impegni apostolici ha lasciato il ricordo di una figura sacerdotale disponibile a ogni lavoro, zelante per il bene delle anime, dedito alla preghiera, orgoglioso del nome di Redentorista. Ha detto Mons. Silico al termine della Concelebrazione a Pagani: “Nella Chiesa del Gesù Vecchio dove ogni sabato si recava per la celebrazione e per ascoltare le confessioni era conosciuto dalla gente non con il suo nome, ma come “il Figlio di S. Alfonso“.

Né può essere dimenticato il suo attaccamento alla vocazione e il suo continuo interessamento al bene della nostra realtà provinciale: si interessava, si preoccupava, a volte veniva preso da un senso di amarezza alla notizia di qualche danno, ma sempre desiderava il bene di tutta la Provincia.
Spesso durante la malattia ha garantito che avrebbe pregato per la Provincia e soprattutto per le vocazioni.
Chiudo questa comunicazione con un doveroso ringraziamento alla Comunità di Napoli e in particolare al Fr. Matteo Ergoli, al sig. Gabriele Perillo, alla sig.ra Anna Sano e al dott. Michele Aveta per le cure e l’assistenza continuamente prestate al P. Guido.
La Vergine Santissima, alla quale ogni sera recitava il Rosario interceda per lui e con S. Alfonso protegga tutti noi. Saluto tutti affettuosamente nel Cristo Redentore.

P. Antonio Di Masi
Superiore Provinciale

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Profilo tratto da
Vita Nostra – Bollettino di informazioni
della Provincia Napoletana Redentorista.

Anno 1991

P. Guido Perillo nel pieno della sua maturità. Dinamico e intraprendente, si è fatto apprezzare in qualunque incarico gli è stato affidato. Era fiero e geloso della sua vocazione redentorista. (foto in APNR, Pagani).

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Uno degli incarichi ricoperti dal P. Guido Perillo è stato quello di Assistente degli Aspiranti redentoristi. In questa foto del 1960 è col Direttore P. Gerardo Battigaglia (al centro) e all'altro Assistente, il giovanissimo P. Pompeo Franciosa. Il riquadro a colori lo mostra con i segni della malattia che lo ha condotto alla morte. (foto in APNR, Pagani)

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