66. Paragoni inutili.
Aiutaci, Signore, a portare i pesi gli uni degli altri.
Insegnaci, Signore,
a non essere presuntuosi,
a non provocarci vicendevolmente,
a non invidiarci.
Se un uomo è colto in fallo;
tu vuoi che noi siamo spirituali,
nel riprenderlo con mitezza.
Insegnaci l’attenzione su noi stessi,
per non essere anche noi
messi alla prova.
Aiutaci a portare i pesi
gli uni degli altri
e compiere così la tua legge, Cristo.
Imprimimi in mente, Signore, che
se credo di essere un qualcuno
e non sono nessuno,
inganno me stesso.
Trattienimi, soprattutto, dal vantarmi
di fare più di qualcun altro.
Fammi esaminare la mia opera
e soltanto in me stesso, allora,
avrò motivo di vantarmi e non in altri.
Ciascuno infatti
porterà il proprio fardello
e non l’altrui.
E tu solo, Signore, puoi dire
di preciso quale vuoi che io porti.
(Lettera ai Galati, cap. 5,26-6,1-4)
Insegnaci, Signore, a non essere presuntuosi, a non provocarci vicendevolmente, a non invidiarci, perché tu hai distribuito a ciascuno i suoi talenti e solo tu sai quanto ciascuno debba rendere. Perciò, donaci la perseveranza di lavorare con impegno senza mai scadere in giudizi e paragoni inutili.
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Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
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